Sicilia segreta. Le Grotte della Gurfa

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Mito e leggenda al cuore dell'isola
Mito e leggenda al cuore dell’isola

Le chiamano grotte ma grotte non sono. Le Grotte della Gurfa nascono per mano dell’uomo, un esempio di architettura rupestre che ha molto da raccontare.

Siamo in Sicilia, a circa 70 chilometri da Palermo, poco distante dal comune di Alia, nella Valle del Platani, il fiume che nasce dove le province di Agrigento e Palermo si incontrano e che si srotola sin nel Canale di Sicilia, al confine tra i comuni di Ribera e Cattolica Eraclea.
Qui, dove un tempo il Platani era navigabile e fiorenti si sviluppavano i commerci di sale e di zolfo, le Grotte della Gurfa sono testimonianza di un passato assai remoto. Ma quanto remoto?
Considerate a lungo granai e antichi magazzini medievali dal nome di origine araba, le Grotte della Gurfa sono state nel corso dei secoli successivi adibite a stalle. Tracce degli abbeveratoi sono ancora ben visibili.
Successivi e più approfonditi studi hanno evidenziato che occorreva ritarare la macchina del tempo e risalire ad un’epoca molto più lontana.
Grotte della Gurfa. Enigma e mistero
Un santuario? Un palazzo? Una tomba reale? Forse proprio quella del re cretese Minosse, giunto in Sicilia per catturare Dedalo?
Di parallelismi ne sono stati tracciati tanti da studiosi e ricercatori. Con il Tesoro di Atreo di Micene, con il grande Ipogeo di Hal Saflieni di Malta, con il Pozzo Sacro di Santa Cristina a Oristano.
Certi sono i Bronzi di Valledolmo ritrovati durante i lavori di costruzione della ferrovia Palermo/Catania attorno al 1882 a ridosso della Gurfa e le tombe visibili sul costone roccioso tipiche di civiltà riconducibili all’Età del Rame.
Inconfutabile poi, persino agli occhi di un profano, è l’energia e la bellezza di questo luogo.
La Sicilia che custodisce le Grotte della Gurfa
La Sicilia che custodisce le Grotte della Gurfa
Energia e bellezza
Attorno la Sicilia rurale: un mare di onde crescenti e calanti con tutte le sfumature del giallo e dell’ocra che nelle ore più calde sembrano prendere fuoco; un silenzio assordante interrotto dal volo degli uccelli e dal frinire delle cicale.
Le Grotte della Gurfa sono scavate nel tufo di queste zone. Talmente suggestive da essere state scelte da Giuseppe Tornatore come set per alcune scene del film <L’uomo delle stelle>.
Sono state plasmate nel costone arenario e trasformate in cavità, stanze, sale disposte su due livelli collegati da una scala esterna e comunicanti attraverso l’area più grande, la più impressionante.
La luce che filtra e rivela
Pianta circolare di circa 13 metri e forma scampanata con un’altezza di 16, un’enormità. Con ogni probabilità un Tholos, monumenti funerari a cupola risalenti all’Età del Bronzo e diffusi in area mediterranea in epoca micenea.
Alla sommità un foro da cui la luce passa  e crea atmosfere surreali, forse le stesse che caratterizzano riti ancestrali che si perdono nella notte dei tempi. Le stesse, ad ogni modo, che, puntuali, si ripetono ad ogni equinozio, quando i raggi solari filtrano tessendo precise e sempre uguali geometrie.
Le sezioni ad incastro e i fori ben visibili sulle pareti lasciano immaginare e intuire le travi che dividevano l’ambiente in soppalchi. Corridoi, scale, cisterne, una scala intagliata nella roccia. Tutto concorre a riempire gli spazi e azzerare il tempo. Le Grotte della Gurfa continuano a parlare e a raccontare epoche diverse e contaminazioni.
Per approfondire la storia e le <pagine> che le Grotte della Gurfa hanno ancora da raccontare, si consigliano i testi e gli approfondimenti del Professore Carmelo Montagna, architetto e storico dell’arte, studioso e appassionato che da decenni indaga sulle origini di questo sito unico e ai più sconosciuto.

Un ultimo suggerimento: fate un salto ad Alia e fermatevi ad ammirare l’opera del maestro Croce Caravella dedicata alle Grotte della Gurfa. Una terrazza da 400 metri quadri su cui sono stati posizionati più pannelli per un totale di 13 m di lunghezza per 2,80 di altezza. Un altorilievo dedicato al mito e alla leggenda delle Grotte della Gurfa.

Si ringrazia Gioacchino Ganci per la visita e il vibrante racconto delle Grotte della Gurfa.
Sicilia segreta, Sicilia autentica
Sicilia segreta, Sicilia autentica

6 commenti Aggiungi il tuo

  1. Daniele & Marilena ha detto:

    Ma che luogo meraviglioso e pieno di mistero!
    I giochi di luci e ombre poi lo rendono davvero molto molto suggestivo!
    Grazie per averci fatto scoprire questo luogo in grado di catapultarti attraverso secoli di storia!

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    1. dettabroad ha detto:

      grazie a voi ragazzi! Vi aspetto in Sicilia.

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  2. Luca Perissinotto ha detto:

    Cara benedetta, tu sai quanto io abbia esplorato le grotte ultimamente e queste non sarebbero da meno! Mi incuriosiscono molto e mi stupirei anche davanti a queste. Tra l’altro mi piace come continui a farci conoscere la tua amata sicilia con ed tue foto ed i tuoi racconti.
    Luca

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    1. dettabroad ha detto:

      Grazie Luca, ne sono felice. Ho sempre parlato di Sicilia, in questo momento storico ci tengo ancor di più.

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