I carciofi al Mercato Centrale di Roma “cantano”. Grossi e succosi, al banco loro dedicato, li trovi alla Giudia, croccanti, che stacchi le foglie e sembrano patatine, o in umido con l’aglio, il prezzemolo e la mentuccia come li faceva nonna mia. Ci stanno pure sottili sottili tagliati per lungo, a carpaccio, una delizia. Allo stesso banco, se sei fortunato, ci sono pure le puntarelle, tagliate a striscioline e condite con l’acciughetta.

Siamo nel centro di Roma, Stazione Termini, lato via Giolitti, dove è nato questo luogo fantastico progettato da Umberto Montano che a Firenze, nel 2014, ha aperto al primo piano del mercato coperto di San Lorenzo. L’idea è semplice: la materia prima in primo piano. C’è il banco del pesce fresco, quello dell’hamburger di Chianina, lo stand del tartufo, quello dei formaggi accanto a quello del carciofo e dei funghi. Cioccolato e pizza, gelato e birra. Perché la bontà è cosa elementare. Due corridoi  lungo i quali è possibile provare specialità e street food firmati da nomi con note e storiche attività commerciali a Roma e persino chef stellati come Oliver Glowig, due stelle Michelin.

Mercato Centrale

Mercato Centrale

Mercato Centrale

Mercato Centrale

Mercato Centrale

Mercato Centrale

La nuova food court sta negli spazi dell’ex dopo lavoro ferroviario all’interno della Stazione Termini, proprio sotto la Cappa Mazzoniana, dove, secondo il progetto degli anni Trenta dall’architetto Angiolo Mazzoni, doveva stare il bar ristorante della stazione.

Tra suppli tradizionali e alla gricia, fritto misto di pesce e una carbonara profumata al tartufo, ti ritrovi ad assaggiare un pezzetto di cacio al banco dei formaggi in un clima di festa, coccolata da personale giovane e simpatico.

E poi all’uscita, c’è un piccolo “giardino” con tante piantine di aromi e profumi della cucina italiana. Raccogli il tuo mazzetto di timo e maggiorana, pronto a prendere al volo un treno o un bus.

E poi ancora un viaggio, ancora un’avventura.