Thailandia. Doi Suthep. Metti un elefante bianco, 309 scalini e due serpenti sacri

L’elefante è quello a cui fu affidata la reliquia sacra del Buddha e che scelse il Doi Suthep, la montagna su cui è nato uno dei santuari più belli del paese, a circa 15 chilometri da Chiang Mai, nel nord della Thailandia. 309 sono gli scalini che conducono al chedi dorato che nasconde la sacra reliquia e all’intera struttura.  I due serpenti gli infiniti Naga, figure mitologiche che si snodano ai due lati della scalinata, bellissimi e colorati.

Ci sono tanti turisti ma arrivata in cima io ricordo solo il tintinnio delle campane e il profumo dei bastoncini d’incenso. L’aria è rarefatta e il panorama di Chiang Mai dall’alto stupendo.

Le statue del Buddha sono ovunque e nelle differenti asana. Quella che vede il Buddha con le gambe incrociate nella posizione del loto, la mano destra all’altezza del cuore rivolta all’esterno e la sinistra appoggiata sul ginocchio è quella che mi piace di più. Scoprirò solo molto tempo dopo che si tratta dell’Abhaya Mudra, la posizione che la tradizione buddhista vuole come quella del superamento delle paure.

Mi fermo a guardare una bimbetta che gioca con un elefantino di legno mentre il padre si fa benedire da un monaco. Trascina il giocattolo legato con un laccetto rosso sul pavimento lucido e pulito del tempio.

Arrivare al santuario è semplice. Si può salire a bordo di un sorng taa ou, mini bus per pochi bath. Il mio consiglio? Prendete un autista per l’intera giornata, non è costoso, e chiedetegli di accompagnarvi nei dintorni del santuario dopo la visita. Io inizierei dall’Elephant Nature Park, dove interagire con i simpatici pachidermi. O in una delle tante fattorie dove si coltivano infiniti tipi di orchidee e altre specie tropicali.

Nei dintorni c’è anche il Tiger Kingdom. Vi potrei raccontare dell’emozione di avvicinare tigri enormi e fare foto spettacolari. Non lo farò. Penso che non sia bello avvicinare un animale la cui natura non viene rispettata. Io ci sono andata e me ne sono pentita oltre ad essermi sentita veramente stupida.

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. ilgustoinviaggio ha detto:

    Ho visitato il Doi Suthep e il grande tempio omonimo ormai 4 anni fa e pensare alla leggenda dell’elefante albino e alla costruzione del tempio mi fa sempre piacere, è uno splendido ricordo di un viaggio meraviglioso

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