Da qualche tempo ci sono delle piccole regole per godere della Cappella degli Scrovegni: se volete visitare questa meraviglia tutta italiana occorre prenotare e farlo con largo anticipo, presentarsi 45 minuti prima della visita, preventivamente concordata, e munirsi di un pò di pazienza. Quando sarà il vostro turno, vi si chiederà di attendere a porte chiuse per 15 minuti in un’area di “compensazione” all’interno del CTA – corpo tecnologico attrezzato – una sorta di polmone in grado di stabilizzare il micro clima all’interno della cappella ed impedire ulteriori danneggiamenti dei capolavori che nel corso degli anni troppi visitatori e l’assenza di regole e tutela hanno causato.
Sembra complicato ma non lo è affatto: la sala di compensazione è a vetri e immersa nel verde e nei 15 minuti previsti avrete modo di scoprire la storia della cappella con un simpatico video.
Una volta dentro, l’attesa sarà ripagata da uno spettacolo grandioso: le pareti interne della cappella trasformate dal genio di Giotto in racconto senza tempo del Vecchio e del Nuovo Testamento, con il Giudizio Universale e la morte e resurrezione del Figlio di Dio. Colonne di marmo dipinte che sorreggono la volta diventata cielo stellato di un blu difficile da dimenticare, riquadri con le storie della Vergine e di Cristo, i sette Vizi e le sette Virtù con figure allegoriche. Solo due anni, dal 1303 al 1305 per creare tanta bellezza e appena 15 minuti per ammirarla e prendersene cura.
A Padova dove vado a dormire?
b&b Scrovegni, via Porciglia 18. Un palazzetto del 1600 ristrutturato nel 2014, camere dal design moderno e confortevole con travi a vista o soffitti affrescati. Una sola notte nella camera del primo piano, l’Azzurra, deliziosa, e splendidi ricordi legati alla visita della città e della Cappella degli Scrovegni, a pochi passi. Vicinissime le piazze delle Erbe e della Frutta, il Oalazzo della Ragione, Palazzo del Bo con la cattedra di Galileo Galilei e il teatro anatomico e tanto altro ancora.
E un posticino per una cena speciale?
Gourmetteria in via degli Zabarella 23. Eccellenze del territorio e prodotti stagionali. Il Veneto a tavola: dal prosciutto Berico Euganeo alla Sopressa Vicentina, dall’Asiago di malga alla Casatella trevigiana. Un menu ricco e vario con un elenco completo dei presidi slow food e dei produttori da cui vengono selezionate le materie prime. Tanti piatti della tradizione reinterpretati: dai bigoli in salsa con acciughe agli gnocchi con la zucca passando per i cappellacci ai porcini con tartufo nero e salsa all’Amarone. Tartare di selvaggina e oca in onto. Birre artigianali e vini del territorio.
Da provare la pizza veneta, una sottile focaccia a base di mais farcita con gli ingredienti che rappresentano le sette province venete.
E se volete portarvi a casa i sapori della Gourmetteria, tra una portata e l’altra fate un po’ di spesa: qui si mangia ma si possono anche acquistare tanti prodotti e utensili per cuochi gourmet. E magari scegliere uno dei corsi proposti per usarli al meglio!
La Cappella degli Scrovegni è meravigliosa! Avevo prenotato dopo cena ed eravamo solo in due alla visita. Me la sono goduta tantissimo, e ho tempestato la guida di domande XD
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ogni singolo istante!
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