Fu una nobildonna a fondare, nel 1607, Vittoria, un piccolo centro in provincia di Ragusa.
Vittoria Colonna Henriquez Cabrera le diede il suo nome ed invitò i contadini a coltivarne la terra in cambio di appezzamenti e terreni. Ne nacquero i vigneti tra i più belli di Sicilia, antiche dimore nobiliari e un vino color “cirasa”, ciliegia, come la terra in cui i suoi vitigni crescono: il Cerasuolo di Vittoria, docg siciliana nero d’avola/frappato. Una meraviglia.
Alle cantine Planeta di Dorilli – Vittoria, il Cerasuolo sa di gelsi, ciliegie, fragole. Quei gelsi che crescono tutt’attorno alle vigne e alla cantina storica acquistata a fine anni 90 e restaurata.
Planeta ha sei cantine in sei diversi territori della Sicilia. Ogni territorio ha il suo vino. Ogni vino ha la sua cantina e sono tutte aperte al pubblico. Visite guidate e degustazioni, semplici aperitivi o sontuosi pranzi siciliani. Io ho scelto il “tornagusti” con caciocavallo ragusano accompagnato da una composta di vino, pomodorini ciliegino, bruschette alle acciughe che profumavano di menta e scorza di limone.
La cantina di Dorilli è splendida e la vecchia tenuta ha lo stesso colore della terra che dà vita al Cerasuolo. 34 ettari vocati al nero d’avola e al frappato. Suoli rossi e sabbiosi fino a 1 metro, calcarei in profondità. Ne viene fuori un nettare. Il tappo della bottiglia che la nostra guida apre per noi sa di cenere, di legni pregiati, ha un non so che di affumicato. Il vino ha tutta la sensualità e la rotondità che a me piace immaginare in una nobildonna siciliana.
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