La sposa sta arrivando. E’ partita? E’ lei? La macchina della sposa? Sta facendo il giro dell’isolato in attesa che tutti gli ospiti siano in chiesa pronti ad accoglierla? No, ancora no, ancora un rapido colpo di ventaglio. Fa caldo. E’ scirocco.
Lo sposo è all’altare. La aspetta, teso. Accanto il testimone di nozze, suo “compare” a vita dopo il matrimonio, custode delle fedi…guai a farle cadere! Cosa avranno scelto gli sposi? Le classiche? Le francesine? O le mantovane?
Le foto a casa sono state fatte. Trucco, parrucco per l’intera famiglia. L’abito della sposa è perfetto. Le sta d’incanto. Ci sono voluti mesi per trovare il modello giusto e mesi per confezionarlo. Scenderà dall’auto ed emozionata percorrerà la navata a fianco del padre. Passi lenti, misurati. Tutti gli occhi su di lei: ogni pizzo studiato, ogni perlina ammirata. Avrà qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, una cosa prestata, una regalata e infine una blu, magari un semplice nastrino nascosto sotto l’abito.
Un’ultima occhiata alla chiesa: fiori freschi, ardite composizioni, tulle e voile degli ospiti tra i banchi, il riso pronto alla fine della cerimonia. La sala è pronta per il banchetto…sarà una festa lunga e sontuosa.
Il matrimonio in Sicilia è cosa seria. Un evento, un evento collettivo, un giorno unico a cui prendono parte tutti, ma proprio tutti! Ogni particolare valutato, ogni tremito, smorfia e dettaglio annotati, il comportamento di madre, padre, fratelli e parenti lontani soppesato. Se ne parlerà per i mesi a venire e ogni volta il racconto si arricchirà di sfumature diverse.
La sposa è arrivata. Avanza lenta. Nella chiesa barocca, nel centro antico di Palermo, solo lei, solo lui. E inviti, pergamene, bomboniere e segnaposto scomparsi. Quell’attimo, un’emozione forte, il petto che sembra esplodere, la trepida attesa di ciò che sarà, sogni e paure. Come per ogni sposa. In ogni dove.
