I luoghi del cuore. Mater Vitae a Messina

A Mater Vitae ad accoglierti ci sono i bonsai di Giovanna disposti ai bordi di un giardino mediterraneo con palme, banani e piante grasse. Se sbirci nelle aiuole ci vedi un piccolo Buddha, una pietra colorata e magari il gatto di casa che dorme placido, cullato dal tintinnio degli scacciapensieri appesi ai rami di un albero.

Quando ho scoperto il centro studi discipline olistiche Mater Vitae ad incantarmi è stato il luogo che lo accoglie, Villa Giovanna, costruita nel primo ventennio del Novecento, lì dove sorgeva in epoca borbonica un avamposto di vedetta, sede della Guardia Regia. Qui il bello è sovrano e pace e serenità sono presenti ovunque.

La Sicilia, la malìa dello Stretto, la sua storia e le sue tradizioni le ritrovi in alcune preziose opere del pittore Michele Panebianco, tra le figure più significative del panorama artistico siciliano dell’Ottocento.

Nell’antico borgo di pescatori di villaggio Pace, Mater Vitae sta affacciato sullo Stretto di Messina, in bilico sul blu. Sta sul mare e il mare abbraccia la casa e diventa presenza costante mentre Giovanna Costa, anima e cuore di Mater Vitae, suona le sue ciotole sonanti, le campane al silicio e fa vibrare tamburi e strumenti antichi.

Il mare lo senti praticando yoga, il Kundalini yoga, come insegnato da Yogi Bhajan.

Lo senti mentre scopri i segreti di piante ed erbe aromatiche e officinali raccolte in fontane di pietra color miele o disposte sul tavolo in veranda ad essiccare.

Il rumore del mare arriva sino in cucina dove con i percorsi di cucina tematici, in poche ore, riesci a fare il giro del mondo. E qui che ho scoperto alcuni segreti della cucina siciliana legati a luoghi speciali e ricordato i sapori della medina di Marrakech.  Mi sono avvicinata a cibi dello Sri Lanka che mi hanno fatto venir voglia di visitarlo. Sapete cos’è la gotu kola? E il kithul?

Viaggiare lo fai anche col naso, il gusto, il tatto. A volte basta un profumo per farti sentire in India, altre un colore, il suono del sitar, le immagini di un fotoreporter che ha visto e vissuto il mondo.

A Mater Vitae, luogo di condivisione e incontro tra culture, idee e mondi altri, c’è sempre una scoperta da fare, uno strumento inaspettato, un’avventura improvvisa. E allora riguardo il giardino e in quel giardino scovo sempre un nuovo arrivato, un sapere altro, il punto di partenza per un percorso diverso, magari imperfetto.