Gurne dell’Alcantara. Un’arancia siciliana è un dono prezioso

Un percorso di circa un paio di chilometri da fare in una giornata di sole. Un percorso che costeggia laghetti scavati dal fiume Alcantara nel basalto dell’Etna, che si inanellano uno dentro l’altro. Ecco a voi le Gurne dell’Alcantara, specchi d’acqua blu circondati da pioppi, roverelle, salici, fichi d’india e oleandri. Se siete fortunati a farvi compagnia ci sarà l’airone cenerino che fa il bagno e si sollazza al sole.

Appena sotto Francavilla di Sicilia, raggiungibile comodamente dalla A18 con uscita Giardini Naxos, alle Gurne potete arrivarci da punti diversi. Io ho scelto di percorrere il sentiero “sotto al castello”: dalla strada statale, prima di arrivare a Francavilla, appena dopo la frazione di Gravà, sulla sinistra, troverete le indicazioni. Poco visibili in realtà ma presenti. E’ lì che inizia il percorso. Se preferite, date un’occhiata ai tour che vi permettono di risalire una parte del corso del fiume in sicurezza e di nuotare in alcune delle vasche. Altrimenti fate come me: scarpe da trekking, ritmo lento, cuore aperto.

 

Anche dall’alto le Gurne sono meravigliose. La colonna sonora del cammino sarà il rumore dei vostri passi e il rumore dell’acqua. L’odore penetrante di erbe selvatiche, alberi di mimosa in fiore a febbraio e profumo di arance che in questo periodo dell’anno in Sicilia stanno ancora appese ai rami, piene, perfette, succose. Lungo la strada che vi porta a Francavilla ne troverete ovunque nelle botteghe, presso i fruttivendoli, nelle bancarelle per strada. A me ne ha regalate un paio il proprietario di un terreno che costeggia il sentiero per le Gurne. E’ bastato uno scambio di saluti per metterci a parlare e conoscere il suo cane: “Abbaia pure a mia moglie”, mi ha confidato. E prima di augurarmi buon viaggio ha colto personalmente da un albero le arance per me e mio marito. “Passativi a vucca. Su nichi ma duci”. “Fatevi la bocca dolce. Le arance sono piccole ma dolcissime”. Era vero. Storie di Sicilia. Storie di quella Sicilia che piace a me.

 

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