Viaggi in poltrona. Alla scoperta della Città di Risa

Vi è mai capitato, da bambini, di cominciare a leggere un libro e di ritrovarvi catapultati in grandi avventure? Ricordate l’emozione della scoperta, il potere della fantasia, il desiderio di girare pagina per trasformarvi in eroi ed esploratori?

Per ogni bimbo, un libro è il primo passaporto con infiniti visti ed innumerevoli destinazioni.

Lo sa bene Grazia La Fauci, scrittrice siciliana che con i suoi racconti per ragazzi, promossi dalla Pro Loco Capo Peloro, ente di promozione territoriale, ci porta in un pezzetto della sua terra, che è anche la mia, dove vive e che conosce bene: lo Stretto di Messina, Torre Faro e i suoi pescatori, la Riserva Orientata di Capo Peloro.

“Bambina a tempo pieno, riccia e spettinata”, Grazia La Fauci ha dato vita al personaggio e alle Storie di Nonno Peloro, coi baffoni e il cappello blu da marinaio e una cicatrice a forma di scimitarra sul petto e dei suoi due nipotini, Luna “pispisedda”, piccola scintilla ed Elio, che non sta mai fermo.

E’ con loro che Grazia La Fauci racconta il territorio. Pagina dopo pagina i laghi costieri  di Ganzirri e Faro prendono vita popolati da Tore, il falco pescatore, papere e piccole albanelle.

Rino, il piccolo airone cenerino, con Spaddy, il coraggioso pesce spada e Agil, la tellina salterina sono i protagonisti del primo racconto della collana, Il mistero della laguna; Fischio, il delfino parlante appare per la prima volta nel secondo racconto appena uscito, Alla scoperta della città di Risa. Entrambi i racconti sono illustrati da Giovanna Chemi: i suoi disegni viaggio nel viaggio, mappe colorate dallo stile inconfondibile nel mondo reale e della fantasia.

Le Storie di Nonno Peloro

Invenzione e creatività si intrecciano a storia e tradizioni siciliane con l’antica leggenda della città sommersa di Risa, il mito di Colapesce, l’immagine della statua di Zeus Peloros posta a faro per i naviganti col tridente e il braciere acceso.

Tanta Sicilia nelle storie per piccoli lettori che scoprono le brioches col “tuppo”, appena sfornate nel paese di Torre Faro, le cozze e le vongole che Nonna Scilla usa per preparare la pasta “al sapore di mare”, la pesca a bordo della feluca di Capitan Romero.

E se tutto ciò già non bastasse, provate a leggere Grazia La Fauci: vi ritroverete, ancora una volta bimbi, nel capanno dei pescatori, mentre fuori piove, a sperare che Nonno Peloro non interrompa il racconto e vi dica come va a finire.

Regalate le Storie di Nonno Peloro, regalate un passaporto con visto per una Sicilia preziosa e poco conosciuta.

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