Musica, arte, poesia. Solo attimi, piccoli semi, capaci però di innestarsi e dare frutto, rendendo indimenticabile un pomeriggio d’estate siciliano per settemila persone che hanno, nell’appena trascorsa edizione, visitato il Festival Internazionale del Rito della Luce, sostenuto dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e dal Consorzio Valle dell’Halaesa di Tusa.
Un rito, una festa che ogni anno, ormai da anni, in occasione del Solstizio d’Estate, ha come protagonista la Piramide, opera di Mauro Staccioli, costruita nel 2010 nel punto esatto in cui passa il 38° parallelo, a Motta d’Affermo, provincia di Messina. Una delle sculture che animano Fiumara d’Arte, un museo “diffuso” sul territorio di Tusa e dintorni voluto e creato dal mecenate Antonio Presti. Opere che raccontano questo pezzo di Sicilia dalla costa, con La Finestra sul Mare, di Tano Festa, una cornice azzurra alta 20 metri, alle colline circostanti e sino ad Energia Mediterranea di Antonio Di Palma, un manto blu che sale e scende e lega idealmente la montagna al mare.
La Piramide sta su un’altura e la vedi a chilometri di distanza stagliarsi contro l’azzurro del cielo. La luce passa al suo interno, la attraversa creando atmosfere irreali da cornice agli artisti che si alternano durante il festival. Il percorso che porta nel ventre della Piramide è buio e quando finalmente sbuchi dentro la luce ti stordisce e ti culla.
Anche fuori e attorno la Piramide tutto è luce: un labirinto di tessuto bianco, metri e metri di candida stoffa che si muove col vento e attraverso cui noi spettatori, rigorosamente di bianco vestiti, ci muoviamo lenti. Tra installazioni e attori, musicisti e artisti che creano, a ciclo continuo, bellezza sino al calar del sole.
Alla Piramide ci si arriva con comodi bus che partono dal paese di Motta d’Affermo e che fanno la spola durante tutta la durata del festival. Il Rito della Luce è solo l’atto conclusivo del festival che propone iniziative anche nei giorni precedenti e che vede interessato tutto il parco Fiumara d’Arte e l’Atelier sul Mare, l’art hotel dove ogni stanza è un’opera d’arte e passare una notte in una delle camere firmate da artisti internazionali significa addormentarsi nella bellezza e farne parte.
E se proverete ad appoggiare le mani sulla superficie esterna della Piramide – ruvida, rozza, calda, color della terra – ne sentirete la forza e il potere. E se le batterete contro le mani, il rumore della terra vi rimbomberà dentro.
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