Le immagini e i racconti del nostro viaggio in Cina condivisi con voi sono stati postati al rientro in Italia. Perché in Cina Facebook è oscurato, così come Google, Messenger o Twitter.
I cinesi si collegano a Baidu, comprano su Alibaba e condividono emozioni e racconti attraverso Weibo.
Diciamo che interdire l’uso di Facebook non è il peggiore dei limiti alla libertà di pensiero ma continuiamo a credere che il poter scegliere sia sempre una bella cosa.
Ci piace ricordare una Cina antica fatta di luoghi unici che pare stiano nuovamente cominciando a preservare. E da gente dai valori veri e tangibili, gente semplice e concreta.
Vogliamo credere in una Cina proiettata al futuro, quella dei grattacieli sì, ma anche quella del 798 Art District di Pechino, ex zona industriale in disuso, dove le persone condividono arte, idee, pensieri e magari una tazza di tè in uno dei tanti cafè tra una galleria d’arte e uno studio fotografico.
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