Isola della Cona. Dove la terra incontra l’acqua

Terra d’acqua e di luce. Isole e canali, velme, mote e barene. Qui la natura è di casa e l’uomo solo un ospite.

La chiamano la Camargue italiana:  aironi e silenzio, vecchi casoni di pescatori  e trattorie antiche tra i canneti dove gustare ancora il Boreto a la Graisana, pesce locale preparato nel paveso, la casseruola di ferro, con aglio, sale, pepe e aceto bianco. Siamo in laguna, la laguna di Grado e Marano, con l’isola di Martignano, la Ravaiarina, la riserva delle Foci dello Stella, la costa friulana che nella parte più ad est termina con la Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo.

Ed è proprio lì, negli ultimi 15 chilometri dell’Isonzo, che andiamo. Lì dove la percezione di “terra alla fine della terra” aumenta e l’acqua penetra, circonda, abbraccia.

Raggiungiamo in auto Isola della Cona, a pochi chilometri dalla Valle Cavanata, famosa per i cavalli che la abitano e le infinite specie di uccelli che la scelgono durante i flussi migratori.

Dal centro visite di Isola della Cona si decide quale percorso fare seguendo i diorami esplicativi sparsi ovunque. Un percorso ad anello è il più battuto e consigliato con i diversi punti di osservazione come l’Osservatorio Marinetta.  Quale sia il vostro, qualsiasi strada sceglierete di fare, a perdita d’occhio ci saranno stagni, prati e paludi battuti da uccelli di ogni tipo che dividono lo spazio con esemplari di cavalli Camargue, fieri, selvaggi, liberi.

Un paio di consigli da principiante che io avrei fatto miei volentieri: portate con voi un buon anti-zanzare, in alcuni punti gli insetti possono diventare fastidiosi,  fate meno rumore possibile e infine scegliete capi dai toni neutri e basic: un bel maglioncino rosso non rivelerebbe solo la vostra presenza alle specie presenti ma potrebbe “innervosire” i birdwatcher che frequentano l’area protetta e che sono davvero tanti, coperti da capo a piedi da indumenti camouflage e attrezzati di macchine fotografiche che sembrano telescopi della Nasa tanto grandi e sofisticati!

6 commenti Aggiungi il tuo

  1. Abirbhav ha detto:

    Bel posto signora, con molta vegetazione, alberi e zone umide. Grazie per aver messo in mostra questo gioiello d’Italia. Prenderò in considerazione le isole Cona durante la mia prossima visita in Italia.. 🙂

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    1. dettabroad ha detto:

      Grazie a te! Io ci tornerei volentieri. Ah…mi chiamo Benedetta!

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      1. Abirbhav ha detto:

        Piacere di conoscerti Benedetta. Sono Abirbhav. Puoi chiamarmi Abir se vuoi .. 🙂

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      2. Abirbhav ha detto:

        😊😊

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