Adrenalinico, eccitante, esilarante, tachicardico, unico. Rivedo le foto scattate da Dejan durante il suo ultimo viaggio alle Bahamas e resto inebetita. Un periodo alle Bahamas e poi un’intera settimana a bordo di un’imbarcazione impegnata nello studio degli squali, lui- Dejan, il capitano-Scotty, e pochi altri sub. A stretto contatto con l’oceano e con chi lo abita. Nient’altro.
Quando Dejan mi ha spiegato il tipo di viaggio scelto ho pensato alla classica avventura che mette a dura prova i tuoi limiti, quella in cui sfidi te stesso e l’ambiente attorno a te. Poi ho capito che c’era qualcos’altro.
Dejan è uno che il mare lo conosce bene. Esperto sub ha “passeggiato” lungo i fondali di Asia, Africa e America. La sua è una passione grande e capisco che alla base c’è tanto rispetto per l’ambiente che lo circonda.
L’esperienza alle Bahamas l’ha fatta lo scorso novembre. Ha raggiunto Nassau da Londra e da lì ha raggiunto Grand Bahamas. Spiagge bellissime, praticamente deserte e poi l’incontro con loro, gli squali. “Abbiamo lasciato la costa per l’oceano aperto e raggiunto il regno degli squali Tigre, Tiger Beach. Tantissimi i Tigre…ma ci sono anche i Lemon, e poi ancora i White Tips, i Nutrice, i Reef shark. Con loro incontri cernie, ricciole, pesci balestra, tonnetti, pesci ago. Durante un’immersione può capitare di avere intorno 40, 50, persino 100. Le Bahamas sono area nazionale protetta. Non puoi cacciare o uccidere gli squali…ecco perché ce ne sono così tanti. Da 3 a 5 ore ogni giorno sott’acqua con loro. L’area denominata Tiger beach non è profonda. Puoi andar giù per un’ora, risalire, rifornirti velocemente e rituffarti evitando i tempi di decompressione. Gli squali sono animali intelligenti, sopravvissuti a milioni di anni di evoluzione. Quando ce li hai vicino e hai modo di osservarli, io mi sento…privilegiato”.
Sto ad ascoltarlo e mi sento un po’ scema a chiedergli “Ma non hai paura?”
“Certo. Ma so che occorre seguire regole chiare e rispettare lo scenario in cui si muovono questi animali incredibili. Persino un dress code”
“Che intendi Dejan?”.
”Che il total black è d’obbligo. Solo capi scuri, direi neri, e coprire anche mani e testa perché i colori chiari ricordano i pesci morti e agli occhi dello squalo ti trasformeresti in un bel bocconcino!”
Dejan mi spiega che gli squali possono “leggere” la tua paura, come una specie di elettricità che si viene a creare. Pian piano impari a conoscerli, ad anticiparne i movimenti, le linee che tracciano. Come una danza. “Con gli squali Tigre devi prestare molta attenzione. Ti girano attorno, ti “testano”, tentano persino di provocarti e stanno lì ad osservare la tua reazione. Nuotano nella corrente attratti dall’odore dell’esca. Se la conosci e la segui, puoi anticipare la direzione da cui verranno ed evitare di trovarteli alle spalle…cosa che eviterei perché gli squali Tigre amano “investigare”…”
“Avete fatto anche immersioni in notturna?”
“Si, ed è stato elettrizzante. Sotto è nero pece e non riesci a vedere lo squalo sino a che non entra nel raggio d’azione della tua torcia. E’ anche più difficile capire da che parte arrivano ed è fondamentale seguire e sentire la corrente”
Forse Dejan nota lo stupore e la paura sulla mia faccia che vira al giallo limone perché sereno aggiunge: “Ogni volta che scendi giù il mare ti regala qualcosa di nuovo. Basta osservare, entrare in sintonia con ciò che ti circonda, rispettarlo. Una musica diversa che non siamo più abituati ad ascoltare”
“Once you release fear…there is only love”. Se metti da parte la paura, allora è solo amore. E una grande pace.
Stupendo!!!!!!
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