Slovenia- Lubiana. Se fosse…

Se fosse un colore sarebbe verde. Città green, Lubiana è stata scelta come European green capital per le politiche ambientali, l’implementazione dei mezzi pubblici, la razionalizzazione di rifiuti e sprechi. Passeggiare in centro, per lo più pedonale, è poesia: una lunga carrellata di edifici in stile barocco e Art Nouveau, il fiume – il Ljubljanica – che scorre lento, incorniciato da pioppi e salici piangenti. Acqua potabile alle fontane, un mercato dove trovare prodotti tipici e assaggiare il prosciutto e i ravioli ripieni o magari un gelato 100% frutta.

Se fosse un animale sarebbe un drago. Sì, un drago perché l’animale delle fiabe è un simbolo di Lubiana, svetta sul Municipio e di draghi ce ne sono ben quattro dall’aspetto feroce a vegliare su uno dei ponti più conosciuti di Lubiana. Uno dei tanti in realtà perché, sapete, ce ne sono molti a collegare le due sponde del fiume creando scorci e paesaggi da cartolina.  Il più frequentato dagli innamorati è quello dei Macellai, con le opere di Jakov Brdar e tanti, tantissimi lucchetti. A due passi il mercato e la prima delle tre piazze che si inanellano una dopo l’altra nello Staro Mesto, la parte “Vecchia” di Lubiana. La prima, la Piazza della Città, ospita il Municipio e la fontana del Robba, la fontana dei tre fiumi carniolani: la Krka, la Ljubljanica e la Sava. Non mancate una visita alla Cattedrale di San Nicola o almeno ai due portali in bronzo creati nel 1996 in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II. A seguire la Piazza Vecchia e la Piazza Superiore. Un altro ponte è quello dei Calzolai, nel Medioevo via d’accesso alla città sul quale, leggenda vuole, un gruppo di ciabattini si trasferì per fare buoni affari e non pagare le tasse di ingresso a Lubiana.

E infine il Tromostovje, o più semplicemente ponte Triplo con il quale arriviamo al terzo “se fosse”.

Se fosse un personaggio, sarebbe Joze Plecnik, l’architetto la cui impronta e il cui stile trasformò Lubiana tra anni Venti e Seconda Guerra Mondiale. A partire da questo ponte che da semplice ponte in pietra a singola arcata si trasformò in un elegante triplice ponte pedonale in bilico tra classicità e materiali poveri come il cemento. Fate caso alle architetture del mercato, del parco Tivoli, edifici pubblici e scalinate, persino agli argini del fiume e ai bellissimi lampioni. L’opera più bella, ma è solo un’opinione, la Biblioteca Nazionale ed Universitaria, un rettangolo irregolare, la cui facciata  è resa unica da mattoni rossi e blocchi di pietra collocati in maniera quantomeno bizzarra. Entrateci, se potete, spingendo le grandi porte sulle cui maniglie vedrete le teste di due cavalli, forse Pegaso, il cavallo alato. Con lui vi ritroverete davanti la scalinata monumentale centrale in marmo scuro con 32 colonne nere e più salirete, e più vi addentrerete nel cuore dell’edificio, più la luce vi sorprenderà.

7 commenti Aggiungi il tuo

  1. untrolleyperdue ha detto:

    So già che, il giorno in cui ci andremo, Lubiana ci conquisterà! Non so se sarà il drago, il centro storico oppure gli scorci sul fiume: so però che sarà bellissimo! Complimenti anche per le foto stupende! 😉

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    1. dettabroad ha detto:

      Grazie come sempre ragazzi! Tutta la Slovenia è bellissima…fateci un pensierino!

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      1. untrolleyperdue ha detto:

        Lo stiamo facendo già da un po’, il pensierino, e stiamo raccogliendo tutti i preziosi consigli dei nostri blogger preferiti! 😉 ✌🏻

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