Ho visto in una vetrina a far bella mostra di sé una nobildonna in ceramica pregiata con nobili vesti, gioielli di fine fattura e…un paio di baffi!!!
Non si trattava dell’errore di un ceramista distratto ma di uno dei simboli dell’artigianato pugliese: la pupa di Grottaglie, la pupa ius primae noctis. La storia della sua nascita è leggenda e racconta di un vignaiolo che non intende rispettare l’antica usanza di “concedere” la prima notte di nozze con la bella moglie al signorotto locale. Si traveste quindi da donna e si reca dal rivale. Dimentica però di tagliare i baffi e il principe lo scopre e lo punisce costringendolo a cedergli tutto il vino prodotto nei suoi terreni in anfore che abbiano le fattezze del vignaiolo travestito.
Quelle anfore, le pupe, bellissime, nascono a Grottaglie, col suo Quartiere delle Ceramiche, una lunga strada dove, una dietro l’altra, troverete botteghe di fini maestri del tornio e dell’argilla. Forni di una volta e laboratori ricavati in ambienti ipogei, grotte oggi spesso utilizzate come vetrina per le ceramiche. Ogni ceramista è un artista, con uno stile unico che trasferisce su oggetti della tradizione spesso rivisitati: il capasone e la ciaria, il galletto, i “bianchi” in smalto di Grottaglie. Il “pumo”, altro simbolo della Valle d’Itria, bocciolo in fiore e augurio di pace e prosperità, è forse l’oggetto che più mette alla prova ed identifica lo stile del maestro: ce ne sono di classici, con le foglie di acanto che custodiscono il pumo, bianchi, colorati, nero pece, di design…ad ognuno il suo.
Fasano tra le botteghe più note; Pinca, solo il negozio, quasi un atelier, tra roccia e argilla, vale il viaggio; Motolese, “Principe Mondiale Esteta” e “Principe Mondiale Tecnico” al concorso nazionale di Faenza; Rosa Crezioni, con le sue farfalle in ogni sfumatura di colore.
Il mio preferito è Marcorocco, non solo ceramiche ma anche interior design. Nuove e accattivanti le lampade in ceramica, azzardato e vincente l’accostamento con pezzi dall’animo vintage, tradizionale eppure così moderno il punto vendita su più livelli.
Ancora qualche indirizzo ma stavolta ci trasferiamo in altri centri della Valle d’Itria. Andiamo ad Ostuni, dove c’è un altro punto vendita di Rosa Creazioni e poco distante Colì, maioliche e terrecotte con la fabbrica a Cutrofiano, in provincia di Lecce. Nel piccolo negozio in piazza Sant’Oronzo a Ostuni ho comprato un piccolo lume che ricorda il riccio, o meglio lo scheletro del riccio, coi suoi ricami e la sua forma panciuta.
Ceramiche artistiche coi pezzi da collezione e dei più noti artisti da Suma, in Largo Lanza. Non esitate a chiedere informazioni e curiosità al proprietario, miniera inesauribile di informazioni sull’arte e le tradizioni legate al mondo della ceramica pugliese.
Ancora due indirizzi e ci spostiamo a Martina Franca, nel centro storico in piazza Garibaldi 22. Una bottega davvero piccola ma scrigno di tesori con oggetti di ceramica, e non solo, di artisti locali dallo stile giovane e innovativo. Alfieri & VinGal, segnatevi il nome, non ve ne pentirete.
E infine Redeemdesign, a Locorotondo, c.so XX Settembre 52, quello da cui non sarei più uscita: gioielli e ceramiche, oggetti d’arredo dei più noti artisti emergenti locali. Sulla parete in fondo all’atelier c’è scritto: “Il bello di essere creativi è che puoi camminare nei tuoi sogni”.
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