Sri Lanka. Hill Country. Tutta colpa della ruggine

E’ un dente la reliquia più venerata in Sri Lanka. E non un dente qualsiasi, ma il canino superiore di Buddha, trafugato dalle ceneri della pira funeraria e dopo molte traversie portato a Kandy, in un tempio stupendo, di un bianco accecante. Senti il brusio e la dolce cantilena delle preghiere dei fedeli appena entri. Fiori ovunque.

Il tempio si trova nel centro di una cittadina caotica dalle atmosfere coloniali. Ti affacci sul lago al centro di Kandy e ti sembra che tutto diventi color seppia, come nelle foto sbiadite di una volta, quando ancora lo Sri Lanka era terra inglese. I sudditi dell’impero britannico ci coltivavano il caffè. Poi un microrganismo antipatico chiamato “ruggine” ne distrusse intere piantagioni e fu quasi per caso che gli stessi inglesi scoprirono che lo Sri Lanka era una terra perfetta per il the. Vi dice qualcosa il nome Lipton? Sir Thomas Lipton fece proprio qui la sua fortuna.

E allora lasciamo Kandy e ci dirigiamo verso Hatton, una delle zone centrali dell’isola vocate alla coltivazione del the.

Pìù sali e più l’aria diventa frizzante, poi quasi fredda. Nella Hill Country e soprattutto a Nuwara Eliya sembra di stare in terra inglese con le case in stile vittoriano e i giardini ordinati. Arriviamo ad Hatton nella guesthouse prenotata, una piccola struttura chiaramente in stile inglese immersa in una piantagione di thè in cui ci perdiamo passeggiando. Incrociamo le minute donne tamil che raccolgono i ciuffetti finali delle piante di the. Trasportano sulle spalle gerle enormi in cui vanno via via inserendo le preziose foglioline. E’ un lavoro duro il loro, sottopagato e poco riconosciuto. E l’idea di ore trascorse sotto il peso delle gerle per poche rupie a fine giornata rovina la magia dello scenario da sogno.

Poco distante, lungo la strada che da Dickoya porta a Norwood, c’è una chiesa, una piccola chiesa cristiana in pietra a strapiombo su un lago e circondata dalle piantagioni. E’ la Christ Church of Warleigh.

Nel frattempo è scesa una nebbiolina sottile e i contorni all’orizzonte si fanno rarefatti e imperfetti. Stasera ceneremo alla guest house con il simpatico ragazzo che la gestisce, le nostre guide e una coppia di francesi conosciuti qui. Sarà davvero una bella serata…cibo srilankese e the inglese.

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