Miniere di Wieliczka. Mondo di sale parallelo

Un mondo fantastico nelle viscere della terra.  Profondo fino a 327 metri su 9 livelli, un reticolo di 3 chilometri di corridoi e gallerie sotterranee. Sono le miniere di sale di Wieliczka, poco fuori Cracovia, nate, secondo la leggenda, nel punto esatto in cui la principessa Kinga disse di scavare per ritrovare il suo anello e dove, da allora, non ci si è più fermati costruendo, galleria dopo galleria, un luogo unico.

Immaginate una realtà parallela sotto la città in cui vivete, di strato in strato, galleria in galleria. Ci sono negozi e caffè, moderne toilette e sale d’attesa, ristoranti e persino animazione per eventi di ogni genere allestiti da personale in divisa impeccabile. Tutto sotto terra.

Il sale non si estrae più, non vale nulla, ma rimane un’attrazione imperdibile per la quale è stata organizzata una macchina ben oliata che non si ferma mai: tour in tutte le lingue organizzate per orario e giorno della settimana, 40 milioni di visitatori da tutto il mondo, tutti in fila per ammirare le meraviglie fatte proprio con quel sale che una volta era considerato prezioso come l’oro.

Quando mi hanno detto che avrei percorso 800 scalini, giù, nelle viscere della terra e ne sarei risalita solo tre ore dopo, ho un attimo tentennato. Mi è bastato sbirciare nelle prime gallerie foderate di travi in legno per cambiare idea. Il sale è ovunque, ci cammini sopra e in più punti scende dal soffitto in stalattiti. Durante il percorso si visitano circa 20 stanze, alcune delle quali così grandi da averci fatto volare una mongolfiera. In un crescendo di installazioni, cavità nella roccia e canyon si raggiungono laghi sotterranei profondi sino a 9 metri.  Le statue di sale sono stupende e quasi tutte scolpite dai minatori stessi: personaggi storici, simpatici nanetti, tutti in sale. Le luci ricreano atmosfere magiche e brani di musica classica accompagnano veri e propri spettacoli, come quello che mi ha accolto nella cappella di Santa Kinga.

Inizialmente non vedi nulla, solo il principio di una grande scalinata che scende giù. Sulle note del Va Pensiero, di angolo in angolo, la sala, enorme e infinita, si presenta, sempre più illuminata. Enormi lampadari di cristalli di sale pendono dalla volta. Appare l’altare, statue del Cristo e della Madonna, scene bibliche, l’Ultima Cena scolpita nel sale e una bellissima e commovente statua di Papa Wojtyla, tanto amato in Polonia. Poco distante una lapide posta in occasione del 25° anniversario della nascita di Solidarnosc . “Grati al Papa polacco Giovanni Paolo II per aver chiamato lo Spirito Santo a rinnovare la faccia di questa terra”, c’è scritto su.

 

 

Un commento Aggiungi il tuo

  1. giovanni munafò ha detto:

    è bellissimo!

    Piace a 1 persona

Lascia un commento