Taormina. SALIGIA, Chisesi nell’ex Chiesa del Carmine

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36 opere da scoprire all’interno dell’ex Chiesa del Carmine di Taormina, nel percorso ideato e allestito da Andrea Chisesi, pittore e fotografo. I colori accesi dei suoi dipinti e le esplosive fusioni tra pittura e fotografia si alternano e si fondono in perfetta armonia a nicchie e cappelle dell’antico sito siciliano.

Il risultato è SALIGIA, acronimo di superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia, accidia, i sette vizi capitali, interpretati e tradotti nell’arte di Andrea Chisesi. Autore di scatti su riviste patinate come Vogue, Vanity Fair, Max e di ritratti di scrittori e musicisti internazionali, oggi artista noto per i “vortici”, mandala di bellezza e per aver rielaborato l’arte del dècollage. Lo abbiamo lasciato a Siracusa, nel suo atelier di via Capodieci, lo ritroviamo a Taormina, in un viaggio ideale in compagnia di Dante, presente in una delle creazioni di Chisesi così come rappresentato nella scultura in Piazza Santa Croce a Firenze.

L’artista ripercorre i peccati dell’animo umano giocando con immagini di personaggi celebri come Trump, simbolo di superbia o Amy Winehouse, scelta per la gola. Chisesi racconta l’uomo fatto di carne tra orrore e passione, evento straordinario e quotidiano; ci racconta, racconta tutti noi, rappresentando il peccato come intima essenza. Peccato o vizio? E chi è senza peccato? Ma di vizio si tratta o di virtù?

Paolo e Francesca, Pigmalione e Galatea, personaggi della mitologia classica e ancora Ercole, Perseo, la ninfa Naiade. Immagini classiche come quella di Abele o di Achille alternate a slogan, “strappi” pubblicitari che richiamano l’arrivo del circo e l’acquisto di un potente SUV. Achille debole per il suo tallone, debole perché umano. Un pop rielaborato che diventa messaggio e racconto dell’era in cui viviamo.

Gli strappi ripetuti e più attuali quelli della “Zattera”, interpretazioni unica  e irripetibile della Zattera di Théodore Géricault, oggi carica di migranti che dal mondo tentano di raggiungere l’Europa.

Sacro e pop, cultura alta, cultura bassa. Ogni tela gioca con la storia, l’arte, la letteratura. L’ultima, la più inquietante, Devil, nella cripta sotterranea, l’orrore più abietto, quello più insondabile, diabolico eppure umano.

Saligia- Taormina, ex Chiesa del Carmine

Atelier Chisesi – Siracusa Ortigia, via Capodieci 43

Ne avevamo già parlato in Siracusa. L’irripetibile in serie. Arte e bellezza in Ortigia

 

 

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