Budapest. Ho scoperto l’acqua calda

Non sono una trovata fotografica. I giocatori di scacchi immersi nell’acqua delle piscine termali di Budapest ci sono davvero. Li trovate alle Gellert tra colonne di marmo, statue e immensi saloni. O alle Szechenyi, nelle tre piscine esterne, impegnati a giocare su scacchiere galleggianti. Sotto Budapest ci sono più di cento sorgenti di acqua calda…

Macskajaj. Il lamento del gatto

Macskajaj. Una parola ungherese impronunciabile che sta per “lamento del gatto” o meglio post-sbornia, sbronza, ubriacatura, hangover. Insomma, se esageri con la palinka, l’acquavite ungherese, la mattina dopo ti svegli col gatto o giù di lì ed è tremendo. É capitato anche a me. Peccato che io non avessi esagerato con superalcolici, vino o birra….

Riccia, frolla o Santarosa?

Una suora in un convento del 600 sulla costiera amalfitana, un avanzo di semola cotta nel latte, poche gocce di liquore al limone e frutta dell’orto. Come si fa a resistere ad un dolce nato per caso con una storia così? Ricce o frolle, le sfogliatelle valgono da sole un viaggio a Napoli. Quelle fedeli…

#27gennaio #Budapest #alberodellavita

Ne ho sentito il tintinnare prima ancora di vederlo brillare al sole. Ogni fogliolina argentata dondolarsi e suonare al vento freddo di dicembre lungo Dohany Utca a Budapest, nel quartiere ebraico. E’ l’Albero della Vita di Imre Varga, un maestoso salice piangente in metallo nel giardino della sinagoga ungherese. Non puoi non vederlo dalla strada….

Chagall. Love and Life. Catania

Anni fa una persona speciale, a me cara, regalò al suo matrimonio un’immagine di Chagall. Una diversa per ciascun invitato. Le incorniciò, una per una, e le scelse pensando a chi avrebbe ricevuto quel dono. Mi viene in mente, oggi, all’improvviso, mentre gironzolo tra le tele della mostra di Chagall, Love and Life. Fa un…

I gatti di Essaouira

I gatti di Essaouira sono belli grossi, ciccioni e col pelo lucido. Mangiano ogni giorno pesce freschissimo che i pescatori portano dall’oceano coi loro barconi, tra gli schiamazzi dei gabbiani e le urla dei venditori. Stanno spaparanzati al sole marocchino tra i chioschetti di spremuta d’arance e nelle piazze dove la gente sorseggia the alla…

Profondo blu metro

Un tuffo nel blu in una stazione della metropolitana. Siamo a Napoli, in via Toledo, a due passi da piazza Plebiscito e dalla galleria Umberto I, nel cuore della città. Nel ventre della terra, come tutte le metropolitane delle grandi città, tra gallerie e scale mobili non sempre piacevoli da attraversare. Qui, invece, all’interno della…

Atlante. Quota 2000

Un’epifania a più di 2000 metri, tra le gole dei monti dell’Atlante, sulla strada che da Ouarzazate ci riporterà alla frenetica Marrakech. Il sole delle cinque inonda dall’alto le gole profonde. Il nulla. Né un filo d’erba, né un rigagnolo d’acqua. Solo pietre in una gamma di rossi e neri. Lungo la strada, tra un…

Marrakech. Se Dio vuole sarà una splendida giornata

Con Jamal mi fermo spesso al mattino per scambiare una battuta prima di entrare in ufficio. Sta lì, per strada, credo da sempre, da una vita insomma. Con un italiano stentato mi da il buongiorno e mi saluta dicendomi “inshallah”… se Dio vuole sarà una splendida giornata. Si diverte quando provo a recitare i nomi…