Il Mamertino. Il vino siciliano che piaceva ai Romani

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Il Castello che domina la Valle del Mela
Il Castello che domina la Valle del Mela

Grillo, Inzolia e Cataratto per il bianco, Nero d’Avola e Nocera per il rosso. E’ quanto prevede il disciplinare del Mamertino, una DOC preziosa e unica di un’assai piccola porzione di territorio sulla costa tirrenica in provincia di Messina, Sicilia.

Una DOC, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, che ha rischiato di scomparire nei libri di storia e che invece oggi è racconto vivo di un territorio stretto tra Peloritani e Mar Tirreno.

Azienda Agricola Vasari. Il Mamertino torna in Sicilia

In casa Vasari il vino si fa da più di quattrocento anni. Risale al 1628 un documento scritto in latino che attesta un contratto di vendita di vino sfuso. Le viti sono quelle delle colline sovrastanti la valle del fiume Mela nei comuni di Santa Lucia del Mela e Merì, a 250/300 mt. di altezza con esposizione Ovest-Nord/Ovest.

Tra questi filari i Vasari hanno reintrodotto la produzione del Mamertino con passione e una buona dose di testardaggine.  “La DOC è arrivata nel 2004 ma il Mamertino che qui produciamo era stato registrato già negli anni Settanta”. A parlare è Ruggero Vasari, settima generazione dei Vasari, alla guida dell’azienda con il nipote Michele.

“Perché perdere un unicum come il Mamertino apprezzato da Giulio Cesare e considerato tra i migliori da Plinio il Vecchio?”.

L'antico casale del Settecento con le vasche, gli strumenti e i profumi della tradizione
L’antico casale del Settecento con le vasche, gli strumenti e i profumi della tradizione

Del Mamertino ne parla Strabone, il geografo romano e Giulio Cesare sceglie di offrirlo al banchetto tenutosi per celebrare il suo terzo consolato. Il Mamertino arriva poi al quarto posto della classifica dei vini migliori – 195 all’epoca – stilata da Plinio il Vecchio. A soffiargli i primi posti il Falerno, ancora oggi prodotto nel casertano e il Cecubo laziale.

Filosofia green, vini bio. Ce lo insegna il passato

Oggi il Mamertino e le altre etichette Vasari sono lavorate in un moderno impianto che occupa una superficie di 800 mq con una capacità di stoccaggio di oltre 1500 ettolitri di vino, dotato delle più moderne attrezzature. Un tempo il vino veniva prodotto nell’antico casale di famiglia, una costruzione della prima metà del Settecento, oggi visitabile, dove tutto parla di tradizione e territorio.

“Il passato occorre studiarlo, ascoltarlo, farne tesoro ma è sempre al futuro che bisogna guardare. Ricordo ancora quando iniziavo ad applicare negli anni ’90 un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Di <biologico> non se ne parlava eppure non c’è nulla in fondo di più tradizionale…”

Ruggero Vasari continua a raccontare un’azienda che oggi esporta ovunque nel mondo, dove le viti sono curate con metodi naturali e trattate con potature corte per favorire una bassa resa del ceppo e garantire una qualità superiore.

I vini Vasari nascono e prendono carattere e profumo in vigna, ciascuno da vitigni coltivati insieme nella stesso appezzamento nelle percentuali previste e insieme vendemmiati.

Il Mamertino Bianco Doc bio e il cru San Giuseppe, quello Rosso Riserva, il cru Timpanara e il Nero d’Avola; infine il Grillo, il Nocera in purezza, un accattivante Rosato, lo Zahir e due IGT Terre Siciliane, il Mistral Rosso e Bianco.

“I contadini dicono che la vigna va <spogliata> perché regali il frutto migliore ed è con la medesima semplicità che i filari vengono tenuti puliti da erbacce e funghi che altrimenti aggredirebbero la pianta. Le macchine più sofisticate che oggi provvedono a mantenere elevati i processi di vinificazione e preservare le proprietà organolettiche delle uve si basano su processi antichi che però vanno adeguati al sapere e al gusto moderni. L’invecchiamento in botti di rovere e l’affinamento in bottiglia fanno il resto”.

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La Doc assegnata al Mamertino siciliano nel 2004 e i rigidi protocolli stabiliti per la produzione di questo nobile vino siciliano hanno aperto la strada alla nascita di un’associazione di produttori del Mamertino, un primo nucleo di tredici realtà vinicole, di cui fa parte l’azienda Vasari, con l’obiettivo di un consorzio che continui a tutelare e raccontare un territorio straordinario.

Si ringraziano l’Azienda Agricola Vasari e in particolare Ruggero Vasari per il racconto di un vino straordinario e di una produzione caparbia e visionaria.

9 commenti Aggiungi il tuo

  1. rchiarappa ha detto:

    Ti ringrazio di cuore Benedetta per avermi fatto scoprire un vino e soprattutto una realtà contadina a me del tutto sconosciuta. Non mancherò di inserire una visita in cantina in un mio prossimo giro siciliano. Con un brindisi insieme: è chiaro!

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    1. dettabroad ha detto:

      Certo Rosalia. Sarà una bella occasione per stare un po’ insieme e ritrovarci…A presto!

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  2. Abirbhav ha detto:

    La Granduchessa di Sicilia torna in azione .. !!
    Bellissimo articolo Benedetta. Hai un elenco completo di tutti i vini siciliani che puoi ottenere in Sicilia. Non vedo l’ora di visitare la Sicilia e provarli .. 😊😊
    Farò stampare i tuoi articoli. Penso di aver bisogno di una vacanza minima di 3 mesi per la Sicilia – 1 mese per il cibo, 1 mese per i vini, 1 mese per la scoperta. Anche se anche una vita non è sufficiente a tale scopo. ❤ ❤
    Scrivere in modo così bello non è giusto. Dovresti essere penalizzato per aver spinto così tanto i tuoi lettori a visitare la tua bellissima Sicilia .. 😍😍

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    1. dettabroad ha detto:

      È che non mi stanca mai. È una terra meravigliosa che mi piacerebbe tu scoprissi un giorno! Brindisi assicurato!

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      1. Abirbhav ha detto:

        Naturalmente scoprirò presto la tua meravigliosa Sicilia, Benedetta. Grazie per l’invito.. 😍😍
        Sarebbe un onore incontrarti .. 😊😊
        Saluti..

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  3. simonedda ha detto:

    Mi piace come ci porti per mano alla scoperta dei vini siciliani. Lo Zahir mi tenta. Sono andata sul sito dell’azienda vinicola Vasari, ho letto che Zahir in arabo significa “indimenticabile”, deve essere proprio così il suo aroma

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    1. dettabroad ha detto:

      Fresco, elegante, brioso ma di carattere. Un po’ ti assomiglia Simona!

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