Quali sono i nuovi trend per il 2021? Quali i dream travels che il nuovo anno ci porterà?
Mica facile a dirsi.
Lentezza continua ad essere una delle parole chiave, sicurezza pure.
Faranno entrambe parte del nostro quotidiano che speriamo sia comunque ricco di emozioni e di esperienze.
Qualche suggerimento? Che ne dite, proviamo a sognare e a divertirci un po’?
Green, green e ancora green. Mete da sogno e sostenibili
É vero, l’attuale pandemia ci ha costretto a rivedere distanze e destinazioni. Spazi aperti, tanto mare e tanta montagna sono rapidamente saliti nelle top destinations. Ma è davvero un ripiego? E se invece fosse uno dei pochi aspetti positivi che la pandemia ha portato?
Un rallentamento forzato ci ha ricordato quanta bellezza la natura abbia da offrire e acceso i riflettori su quanto sia importante proteggerla. Abbiamo concretamente visto, o almeno intravisto, come potrebbe essere.
Perché allora non scegliere di visitare una riserva naturale o un’area protetta? Ce ne sono talmente tante da avere l’imbarazzo della scelta.
– Restiamo in Italia, in Friuli Venezia Giulia e scegliamo la Riserva Naturale Regionale della Foce dell’Isonzo nella parte orientale del Friuli Venezia Giulia, nella parte finale del corso del fiume, dove i cavalli Camargue vivono liberi e fieri. Che voi siate appassionati di birdwatching o meno, l’isola della Cona, dove la terra si confonde con l’acqua, vi ammalierà. Che non sia la volta buona per un’escursione in laguna, quella di Grado però, coi suoi casoni e i suoi silenzi. Potreste avvistare il chiurlo, l’animale simbolo della riserva.
– Bella in qualsiasi periodo dell’anno, Torre Guaceto, area marina protetta e riserva naturale dello Stato in Puglia è un esempio virtuoso di come l’uomo possa convivere rispettando gli equilibri della natura. Con la sua Torre Aragonese a guardia del delicato ecosistema racconta di prodotti unici come il pomodoro Fiaschetto e l’olio EVO, di continua ricerca, valorizzazione del territorio e antiche civiltà del Mediterraneo.
– Avete mai avvistato un grifone? Potete farlo al Parco dei Nebrodi, la più grande naturale protetta in Sicilia. Ventiquattro comuni, tre differenti province, un enorme polmone verde stretto tra Etna e Mar Tirreno. Magnifiche cascate, laghi e differenti percorsi adatti ad ogni tipo di visitatore. Fate scorta dei rinomati prodotti di Suino Nero dei Nebrodi!
Scegliete città con un animo verde
Non solo natura ma anche città che abbiano scelto soluzioni green ed ecosostenibili.
– Potremmo volare in Spagna e visitare Valencia che ha trasformato il letto di un fiume, il Turia, responsabile di terribili inondazioni, in una rigogliosa area verde che attraversa la città. Luogo d’incontro, area gioco, location per opere d’arte, eventi, manifestazioni nonché porta d’ingresso all’avveniristica Città delle Arti e delle Scienze.
– Oppure potremmo scegliere Lisbona, green e smart, coi suoi vecchi complessi industriali trasformati in centri culturali come la LX Factory, le sue politiche di riduzione dello spreco e dimezzamento delle emissioni di Co2, l’enorme oceanario dove si impara a conoscere e a rispettare l’universo <mare>.
– Di green capital in green capital eccoci a Lubiana che ha scelto da tempo ormai di puntare sulla green economy senza perdere nulla della sua identità. Basterà passeggiare lungo la riva del Ljubljanica per innamorarvene.
Mettiamoci al centro del nostro viaggio
Partiamo da noi. E dedichiamo del tempo a noi stessi. A volte è necessario partire per farlo e non è sufficiente il tempo che riusciamo a ritagliarci nel tran tran quotidiano. Un viaggio potrebbe essere un’occasione per ascoltarci.
Fatelo a modo vostro: con un lungo itinerario a piedi ad esempio, che può diventare pellegrinaggio, dal più celebre Cammino di Santiago ai meno conosciuti cammini della via Francigena in Sicilia; in bici, perché pedalando si guarda al mondo da un’altra angolazione e c’è tanto tempo per starsi a <sentire>; fermandosi e meditando.
Esistono luoghi con un’anima e un’energia uniche al mondo e vocati alla meditazione come Bali ma non è indispensabile volare nella così lontana e al momento inaccessibile Indonesia per praticare. Corsi di yoga che abbracciano discipline differenti e sono accessibili a chiunque, ricoprono sempre più spazio nelle attività proposte da relais, agriturismi e alberghi.
Se non ci posso andare coi piedi ci vado con il naso e la bocca
Sbizzarritevi. Incuriositevi. Sperimentate.
Esistono negozi specializzati in prodotti e delizie dal mondo e se Master Chef non è il vostro programma preferito, anche i centri più piccoli hanno ristoranti che propongono sapori e cucine diversi.
Partite dalla frutta – avete mai provato i frutti del drago e del serpente? – per poi sperimentare un Pepes Ikan balinese o un hot pot secondo la tradizione cinese.
Un dolce con il pandano non sarà solo buono ma anche bello e riuscire a realizzare una mooncake sarà una bella soddisfazione.
A volte poi è davvero semplice reperire prodotti tropicali dietro l’angolo: sapevate che nel catanese, alle pendici dell’Etna, crescono avocado, mango e passion fruit accanto arance e limoni?
E se volete esagerare, il viaggio fatelo nel tempo: scoprite ad esempio perché i Romani amavano il Garum.
Nei panni di Indiana. Alla scoperta di antiche civiltà
Se avete tirato fuori la macchina del tempo per scoprire i gusti a tavola degli antichi Romani, approfittatene per volare a Malta ed approdare nel lontano 4.000 a C. quando l’antico Ipogeo di Hal Saflieni fu concepito: una struttura profonda dieci metri, scavata nella pietra viva col solo ausilio di altra pietra.
Il brivido che vi correrà lungo la schiena sarà quello della scoperta, del tempo che si dilata, della meraviglia che si manifesta, il più delle volte quasi per caso.
Che voi siate al cospetto dell’Esercito di Terracotta a Xi’An o alla probabile tomba di Minosse all’interno delle Grotte della Gurfa, la radice di quel brivido è la stessa e risiede nella notte dei tempi.
Un paio di altre idee: le catacombe di San Gennaro a Napoli o l’altipiano dell’Argimusco in provincia di Messina.
Il museo si sposta in strada. Street art e non solo
I musei cominciano a riaprire. Correte e visitarli, approfittatene subito. Sia che si tratti di un piccolo museo che profuma di mare come il Mandralisca di Cefalù, sia che accolga meraviglie come i Bronzi di Riace di Reggio Calabria o la collezione di Peggy Guggenheim a Venezia.
Fatelo però anche restando sulla pubblica via perché di musei a cielo aperto ne abbiamo in ogni città d’Italia e del mondo. Sono quelli generati dagli street artist: opere effimere in grado di trasformare il territorio rivalutandolo, mezzo di denuncia e racconto dell’oggi o semplice strumento per una rinnovata cultura del bello.
Tre esempi tutti siciliani: Farm Cultural Park a Favara in provincia di Agrigento, Borgo Cannistrà a Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina, FestiWall a Ragusa.
Infine Fiumara d’Arte, il grande museo all’aperto voluto da Antonio Presti con opere d’arte e installazioni di artisti contemporanei tra Tusa, Mistretta, Castel di Lucio, Motta d’Affermo, Pettineo.
Isole. Uno stato d’animo
Cancellate l’immagine di spiagge affollate e rave party al cardiopalma. Non è il momento.
L’alba potreste aspettarla in pochi – ma buoni – sulle spiagge di Stromboli o Favignana o qualunque altra isola abbiate nel cuore. Ma fatelo riscoprendone l’anima con un approccio diverso, di ascolto.
Altamente sconsigliata l’alta stagione (sì, esiste ancora). Fare un bagno, voi e pochi altri a Cala Azzurra o a Ginostra non ha prezzo.
Una riscoperta convivialità e socialità. L’autenticità dei borghi
Riscoprire il piacere dell’incontro e dello scambio con la gente del posto è più facile nei piccoli centri. I borghi italiani offrono ancora autenticità e un turismo local. Tempi lenti, sapori semplici e genuini, prodotti di nicchia. Sorrisi aperti.
Scegliete il vostro borgo. Non ce ne sarà mai uno uguale all’altro.
Io scelgo Castelbuono, nel Parco delle Madonie in Sicilia.
Viaggi in poltrona. Ne puoi fare quanti ne vuoi
Un buon libro, perché no: ti porta ovunque e senza mascherina. Puoi portarlo con te e fare un viaggio nel viaggio.
– La Divina Commedia di Dante Alighieri. Godetevi tutte le iniziative per i 700 anni dalla morte e rispolveratene il testo.
– I romanzi di Leonardo Sciascia. Ricorre il centenario della nascita dello scrittore siciliano. La linea della palma a che punto sta? Percorrete la Strada degli Scrittori per scoprire una Sicilia insolita e la grande letteratura dell’isola. La SS640 Agrigento-Caltanissetta vi aspetta!
– Il nuovo romanzo della Auci dedicato ai Florio per cui c’è grande attesa. La Florio mania vi conquisterà. Se non lo avete fatto ancora leggete il primo, Leoni di Sicilia. Che aspettate?
Perché nove e mezzo
Perché state leggendo viaggimperfetti e un dieci tondo stonerebbe alla grande.
Quel mezzo aggiungetelo voi. Che vi racconti e vi renda felici perché…
Mi piace il concetto del “non ci posso andare coi piedi ci vado con il naso e la bocca”, spesso l’ho fatto mio, ma col divieto di cenare nei ristoranti mi hanno tolto anche questa consolazione… perché a casa non è la stessa cosa! A proposito, non sai che viaggi in Svezia che mi sparo ogni giorno (ho casa arredata completamente Ikea) 😀 😀 😀 😀
Ecco non sai quanto avrei bisogno di quel “solo voi e la strada” in questo momento! 🙂
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Concordo su tutto, compreso il fatto che a casa non è la stessa cosa. Sai perché? Sono un disastro tra i fornelli con un livello di attenzione pari a zero! Mi limito a the e tisane particolari e piatti abbastanza semplici.
Se poi provi il delivery perdi un po’ dell’esperienza. Ma tant’è, che possiamo fare Orsa? Fare esercizio: quel solo voi e la strada fortunatamente è applicabile anche a percorsi brevi e dietro casa. Facciamo un po’ di esercizio prima di cimentarci in grandi e nuove avventure?
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Sai che per un attimo mi sono vista come una di quelle signore sedute sulla panchina fronte mare a Cefalù? Ho voglia di ricominciare a sognare, di camminare con il naso all’insù per ammirare la moderna street art. Sentire il vento sul viso andando in bici. Commuovermi vedendo un grifone.
Per ora mi accontento di viaggiare con il naso. Viaggio in Asia principalmente mentre scalpito per ritornare a scoprire il mondo
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Ho visto che ti stai dilettando con la cucina asiatica. Ti capisco. Stiamo tutti cercando un modo altro di reagire vivendo. L’attesa non è più sufficiente, occorre trovare una via che ci renda felici. A volte poi può capitare di fare vere e proprie scoperte, soluzioni mai prese in considerazione che si rivelano invece proprio al caso nostro. Grazie Simo. E fammi un po’ di spazio: voglio sedermi anch’io su quella panchina.
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Nel 2020 nel 2021 credo continueremo a viaggiare come hai detto tu, col naso con la bocca, (un po’) green, lentamente ed in mezzo alla natura. La mia preoccupazione è per il dopo, quando ci sarà quello che chiamano revenge tourism, dove si cercherà di recuperare il tempo perduto e viaggiare a più non posso sarà un must. Spero in tanti facciano tesoro dei tuoi consigli
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Ne ho paura anch’io Luca. Temo che a volte siamo stupidi e cocciuti e non impariamo…
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