Prime volte. A cuore aperto con Ale e Deia. Vita da expat a Malta

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 – Quando è stata l’ultima volta che avete fatto qualcosa per la prima volta?

Ho fatto questa domanda ad Alessandro e Deianira, una coppia di amici che da circa un anno ha lasciato l’Italia e si è trasferita a Malta, dove vive e lavora. Appassionati e innamorati, sono partiti dall’Italia con un corso di inglese prenotato online e un alloggio per le prime settimane. Con molta umiltà hanno cercato di capire cosa potessero fare delle loro vite a Malta, inserendosi nel contesto scelto e cercando lavoro. Un curriculum curato, tanta voglia di fare e via: dopo alcuni colloqui e una manciata di esperienze iniziali, oggi Alessandro lavora come graphic designer e fotografo freelance,  Deianira è entrata a far parte di una Destination Management Company all’interno della quale gestisce i rapporti con i clienti, tour operator, compagnie di trasporto e ogni altro operatore nel settore turistico.

 – La vostra prima esperienza da expat, nuova casa, nuova lingua, nuovo clima, nuovo tutto. In un anno di “prime volte”, qual è stata l’ultima “prima volta”?

<Questa è davvero una bellissima domanda Benedetta. Abbiamo pensato a lungo alla risposta ed a cosa, nelle nostre esperienze più recenti, possa essere considerato una “prima volta”, ed è stata occasione di riflettere ulteriormente sulla vita che stiamo vivendo attualmente. Sai cosa abbiamo avuto modo di realizzare? Che da quando abbiamo preso quell’aereo 1 anno e qualche mese fa, siamo scivolati in un flusso di prime volte continuo.

Quando decidi di stravolgere la tua vita e ricostruirne ogni singolo tassello altrove, ogni giorno è una sfida e tutti i secondi che vivi sono carichi di novità. Ogni angolo del mondo attorno a te è meravigliosamente sconosciuto, dall’appartamento in cui decidi di vivere alla zona dove scegli di abitare che diventerà parte della tua quotidianità, dai volti dei tuoi nuovi colleghi alle vie che percorri, dai ristoranti che provi alle bellezze che esplori. E questa sensazione di perenne novità in qualche modo non smette mai, nemmeno dopo mesi, o anni. E ciò che cambia dentro di te è soprattutto la predisposizione mentale e l’atteggiamento nei confronti della vita. E’ come se l’entusiasmo iniziasse a scorrerti nelle vene come una droga e la sete di nuove prime volte diventasse uno stato perenne. Ti senti diverso, vivi in maniera diversa, pensi in maniera diversa e d’istinto cerchi costantemente opportunità inedite, modi diversi per provare emozioni, scoprire parti di te stesso, capire qualcosa in più degli altri, avere sempre nuove prospettive sul mondo. Ciò si traduce in nuove attività, esplorazioni, scoperte, incontri, condivisioni, eventi, amicizie, progetti e mille altre sfumature che il termine “prime volte” può implicare. 🙂   Lo so, non abbiamo risposto concretamente alla domanda, ma davvero potremmo elencare troppe cose che per noi sono state adrenaliniche prime volte ultimamente 😛

Però una potrei dirtela: questo nostro incontro, carico di emozioni e voglia di scoprirsi, è l’ultima delle volte in cui abbiamo conosciuto di persona “amici sconosciuti”, qualcosa che ogni volta ci riempie di gioia e ci fa essere grati per aver iniziato la nostra avventura virtuale>.

Ale e Deia
Ale e Deia

Con Deia e Ale ci ritroviamo al tramonto in un locale sul mare a Sliema, il Surfside, e davanti uno spritz e una pizza chiacchieriamo “per la prima volta” vis a vis. Finora abbiamo imparato a conoscerci esclusivamente on line perché Ale e Deia, come me, hanno deciso di dare forma a idee e pensieri con un blog, un travel blog che hanno scelto di chiamare Una nuova meta, un divertente e utile diario di bordo in cui si parla di viaggi ovviamente con una bellissima sezione dedicata alla loro esperienza a Malta e tante dritte su come muoversi, cercare lavoro o anche solo scoprire gli angoli più belli dell’isola.

 – In un momento quantomeno caotico e di cambiamenti della vostra vita avete deciso di gettare le basi per una seconda casa, una casa virtuale, il vostro blog. Perché ora?

<Il blog è stato per me (Deia) un sogno nel cassetto per anni. Sai che ho comprato il dominio credo almeno due anni prima della pubblicazione ufficiale del blog? Ho anche scritto articoli per mesi, senza mai realmente pubblicarli. I motivi per cui non mettevo online il blog erano molteplici, probabilmente però il principale era la paura: la paura di provarci, la paura dei giudizi, la paura che le cose non vadano come speriamo.
Inutile dire che il salto nel vuoto che abbiamo fatto venendo a vivere a Malta è stata una dichiarazione di guerra ufficiale alle nostre paure ed alla “comfort zone” 🙂

Abbiamo così sentito che nell’euforia di una nuova vita offline fosse il momento giusto per dare la luce anche alla nostra nuova vita online 🙂 Inoltre, ci tenevamo a raccontare la nostra vita da expat e parlare della nostra esperienza qui, oltre che di tutte le esperienze passate che in qualche modo hanno contribuito a forgiare i viaggiatori che siamo oggi.

Il nostro desiderio più grande è poi riuscire attraverso il blog ad ispirare qualcun altro a fare il passo nel vuoto che tanto teme e che tanto sogna, fare capire che ci sono migliaia di vite alternative possibili e che vale sempre e comunque la pena inseguire la nostra personale idea di felicità>.

Surfside. Sliema, Malta
Surfside. Sliema, Malta

Il tramonto al Surfside è splendido. Continuiamo a discutere di progetti e sogni come se in fondo ci conoscessimo da sempre. Ripeto spesso che a volte il web ti fa il regalo di avvicinarti a persone e pezzi di vita che scorrono paralleli e che altrimenti non avresti mai incrociato, perdendoti qualcosa di importante. Quel qualcosa stasera lo vedo negli occhi di entrambi, specie in quelli di Deia, forse perché tra donne ci si capisce meglio e più velocemente. Deia è più giovane, appartiene ad una generazione diversa dalla mia. Quando io avevo 20 anni imparavi che la vita era fatta di obiettivi: lavoro, famiglia, casa. La generazione di Deia e Ale è incappata in un momento storico in cui le certezze son venute via via meno, specie quelle lavorative. Per sfortuna o per fortuna direi. Perché? Perché hanno imparato ad essere più flessibili e, mi permetto di aggiungere, più svegli e preparati. Messa da parte la chimera del posto fisso, hanno acquisito professionalità e preparazione nei settori emergenti afferrando al volo, quando se ne è presentata l’occasione, la possibilità di lavorare nei settori più vicini ai loro desideri.

 – Vi ritrovate nelle mie parole? Come vi siete mossi nel mondo del lavoro? La flessibilità vi ha aiutato nella vostra scelta di trasferirvi a Malta? Come avete fatto ad abbinare la necessità di lavorare alla realizzazione delle vostre propensioni e professionalità?
<Ci ritroviamo nelle tue parole Benedetta, e posso confermarti che ci sentiamo in una sorta di limbo generazionale in cui modi di affrontare la vita molto diversi tra loro convergono in un mix di ideali e aspettative parecchio confuso. Siamo cresciuti anche noi imparando che la vita è fatta di obiettivi: una buona preparazione scolastica, un buon lavoro, una bella casa, famiglia e magari qualche figlio (anzi, senza “magari”, perché a volte sembra quasi che la vita di una donna o di una coppia non abbia valore se non si sceglie di essere madri o genitori – ma questo discorso sarebbe troppo lungo da affrontare 🙂 ).
Al contempo, ci siamo visti catapultati nel mondo “dei grandi” e nel mercato del lavoro in un momento storico in cui tutto sta cambiando, in cui nuove professioni nascono, altre mutano drasticamente ed altre ancora scompaiono, un periodo in cui il concetto di mobilità   è entrato nel quotidiano, e nel quale sta diventando normale vedere il mondo intero come potenziale casa o posto di lavoro. Uno scenario nuovo, entusiasmante, pieno di opportunità, ma che va capito e vissuto con – appunto – flessibilità, parola decisamente chiave.
A volte barcamenarsi tra questi due opposti è difficile, e ti ritrovi a pensare se sia più giusto tornare a casa, tornare sui binari e “metter su famiglia” oppure continuare ad seguire ciò che ti dice l’istinto e cogliere le opportunità dove ci sono.  

Quando siamo venuti qui non sapevamo cosa aspettarci, e ci siamo mossi sul mercato lavorativo con estrema umiltà, rendendoci disponibili per qualsiasi tipo di lavoro: abbiamo inviato CV a bar, ristoranti, alberghi, ma anche ad agenzie ed uffici, lasciando aperte tutte le porte. Qualunque esperienza sarebbe stata ottima per introdurci nel territorio, praticare la lingua e crescere. Fortunatamente grazie alle ottime possibilità lavorative che Malta offre siamo subito riusciti a trovare due lavori nei settori in cui desideravamo ardentemente lavorare, che sono per noi folli passioni oltre che professioni: i viaggi per me Deia ed il mondo della grafica e della fotografia per Ale. Insomma direi che il giusto mix è essere pronti a rimboccarsi le maniche, ma non perdendo mai di vista i nostri obiettivi più alti. Anche se sembrano irraggiungibili spesso si rivelano più a portata di mano di quello che immaginiamo.

Ovviamente investire nella propria preparazione è sempre una scelta vincente: a livello di lingua, studi, esperienze professionali, corsi e quant’altro, tutto contribuisce a renderci più pronti a cogliere ogni opportunità ci si presenti sul cammino. Forse al giorno d’oggi come mai prima vale la pena capire e fare proprio il famoso detto “impara l’arte e mettila da parte” :D>.       

Deia. Vita da expat
Vita da expat

                     

 – Ale sei un graphic designer e un fotografo freelance. Come hai imparato a muoverti tra web, informativa e tecnologia? Quanto è importante una buona preparazione tecnica di base? Ci si può improvvisare?

<Sono assolutamente convinto che chiunque possa avventurarsi in qualcosa di nuovo. Ovviamente questo presuppone avere una preparazione tecnica. E’ una variabile fondamentale non solo per un lavoro tecnico, ma anche creativo. Ad ogni modo, se hai passione e dedizione per qualcosa, questo è un percorso naturale e i risultati prima o poi arrivano. Tutto ciò che ho imparato, l’ho imparato in autonomia, studiando o seguendo corsi online. Ho lasciato gli studi universitari per dedicarmi a tempo pieno a quello che già facevo come freelance e tornassi indietro farei ancora la stessa scelta>.

Deia stasera indossa una maglia giallo ocra che le sta un incanto. Ha il viso rilassato e luminoso. La vedo per la prima volta ma mi sembra che sia felice e soddisfatta. Mi chiedo che tipo di rapporto abbiano. Sembrano innamorati e complici. A costo di sembrare invadente glielo chiedo.

 – Quanto è importante essere in due e pensarla allo stesso modo? Rende tutto più facile quando prendi la decisione di vivere all’estero?

<Domandona! Ma quanto ci piacciono le tue domande? Mettiamo a calendario un’intervista al mese? 😛

Essere in due a pensarla allo stesso modo è fondamentale, ovviamente. Sarà sempre impossibile pensarla esattamente allo stesso modo nel dettaglio o avere tempistiche e desideri perfettamente sincronizzati, ma avere la stessa visione d’insieme sul mondo, su come si vuole vivere la vita e su quali sono i valori importanti è di importanza estrema. Guai a seguire qualcuno in progetti che non sentiamo nostri, o a costringere qualcuno a venire dietro a noi trascinandolo. Pessima idea, che che finirebbe per avere conseguenze catastrofiche. C’è sempre in una coppia chi lancia un’idea e chi la segue volentieri, ma una volta presa una decisione, bisogna essere in due a volerla davvero e ad essere pronti ad accettarne tutte le conseguenze. Perché quando le cose si faranno difficili o si metteranno male, bisognerà essere in due ad affrontare di petto la situazione senza recriminazioni del tipo “io non lo volevo fare, io non ci volevo venire!” 🙂   Di enorme importanza direi è la comunicazione. Lo so, sembra un’affermazione molto banale ma in realtà la si da spesso per scontata, e si pensa di comunicare più che farlo davvero, omettendo pensieri o emozioni. Diventa però ancora più importante capirsi bene, ma bene davvero, quando si prende qualsiasi tipo di decisione “importante”. Un ulteriore aspetto fondamentale è fidarsi uno dell’altra, perché quando la famiglia è lontana, gli amici non ci sono e si soli in giro per il mondo, sapere di poter contare ciecamente uno sull’altra è basilare.  Comunque, ti ringraziamo per i complimenti 😉 L’immagine che hai descritto di due persone sorridenti, soddisfatte, innamorate e complici è meravigliosa, ed è fortunatamente reale. Siamo super felici che tu abbia avuto questa idea di noi :)>.

Chiacchierando
Chiacchierando

 – Ci ho preso gusto e mi faccio gli affari vostri…Cosa fate nel tempo libero qui a Malta? Mi avete già detto che questo è uno dei vostri “posti”, dove venite a scrivere, rilassarvi, leggere. E poi? Raccontatemi la vostra Malta.

<Questa intervista è davvero super intima e ci piace proprio tanto 😛 Dunque, la nostra Malta è fatta di tanto relax ma anche di tanto lavoro, ma di quello piacevole, intendendo con questo sia i nostri lavori in ufficio, che ci piacciono davvero un sacco, sia il lavoro sul blog e la formazione costante su tutto ciò che è “web” o “digitale”. Io – Deia – spesso nel tempo libero mi dedico al blog, a scrivere oppure ad imparare pezzo dopo pezzo tutte le cose che ci sarebbero da sapere. Ale invece adora il suo settore e mentre io scribacchio su WordPress di dedica a corsi, webminar, progetti personali di ogni tipo legati alla grafica e/o alla fotografia. Ci piace quindi trovare posticini dove magari sorseggiare un caffè in relax mentre ci dedichiamo alle nostre passioni.

Malta poi è piena di localini carini o caffetterie dove fare una bella colazione con cappuccio e cornetto, e di ristorantini dove mangiare cibo di ogni genere, quindi quando possibile – budget permettendo – la sera o nel weekend esploriamo l’isola culinariamente parlando. Il concetto di estate qui è molto dilatato ed i locali hanno tavolini all’aperto stracolmi di gente praticamente in ogni mese dell’anno: è facile quindi essere trascinati da questa atmosfera di vacanza perenne ed assorbirne il relax.

Ovviamente le nostre esplorazioni dell’isola continuano ogni fine settimana, ed anche dopo un anno e 4 mesi non perdiamo occasione di andare a scoprire zone sconosciute dell’arcipelago 🙂 Insomma, la “nostra Malta” è qualcosa di molto strano, una via di mezzo tra vacanza perenne, formazione costante, lavoro faticoso ma entusiasmante e viaggio di scoperta senza fine>.

Faccio un passo indietro e torno a quel qualcosa di speciale che mi sarei persa se non avessi incontrato Ale e Deia stasera. Il web aiuta ma guardarsi negli occhi è un’altra storia. Nei loro c’è tutto l’entusiasmo e l’energia di chi è felice e ha voglia di realizzare i propri obiettivi. Forse è questa la “prima volta” che spesso sottovalutiamo. In una realtà in cui “fare qualcosa” ha un peso e un valore specifici solo se possiamo raccontarlo, rincorriamo mete e destinazioni solo per poter dire che ci siamo stati, la scelta di vivere all’estero di Ale e Deia non è “figa” o invidiabile.

E’ solo la dimostrazione che se ti rende felice, se è quello che vuoi, lo puoi fare.

E mi ricorda ancora una volta due cose: la prima che nulla è impossibile ma niente è gratis, te lo devi conquistare. E che ognuno ha sogni e attitudini diversi. Ogni giorno regala una “prima volta” che sta lì per te: un nuovo lavoro, un sapore diverso, la scalata del Kilimangiaro.

 – Della vostra ultima “prima volta” abbiamo già parlato. Idee e pensierini per la “prima volta” nel vostro futuro?

<Non hai idea di quanto siamo d’accordo con le tue parole Benedetta. Proprio come dici tu, niente è impossibile, e con determinazione, costanza e una sana dose di incoscienza, si può arrivare ovunque. Non è importante cosa desideriamo, perché come fai giustamente notare ognuno ha sogni e aspirazioni diversi, ma è importante credere che valga sempre la pena costruire il nostro personale universo, dare forma alla nostra idea di felicità. E che non è mai troppo tardi o troppo presto per farlo. E’ nostro dovere sfruttare al massimo il dono che abbiamo tra le mani – semplicemente, il nostro tempo – e non sprecarne nemmeno una goccia.

Ma, credo che tutto ciò tu l’abbia capito anche solo con uno scambio di sguardi tra di noi, vero Benedetta? Anzi, probabilmente hai colto anche molto di più di ciò che pensiamo e di come vediamo la vita rispetto a ciò che possiamo averti detto o scritto qui 🙂 Si torna sempre a quella magica parolina: feeling. Che ha saputo trasformare ancora una volta un semplice aperitivo in un momento di scambio profondo.

Pensierini per la prossima “prima volta”? Ti possiamo dire solo che ci sarà probabilmente a breve un nuovo stravolgimento di vita. Ti lanciamo la notizia bomba così 😛 Però non possiamo dire di più per ora :)>.

Un grazie grande ad Ale e Deia per il loro tempo e la loro amicizia.

Qui sotto trovate tutti i riferimenti per seguire il loro blog e restare aggiornati sulla loro vita da expat. Al prossimo spritz ragazzi!

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Grazie ragazzi!
Grazie ragazzi!

 

 

6 commenti Aggiungi il tuo

  1. rchiarappa ha detto:

    Abbiamo avuto le stesse sensazioni su Ale e Deia: solari, intraprendenti, simpatici e con tanta voglia di fare e di mettersi alla prova!
    L’unico cruccio? Che sicuramente quando torneremo a Malta non li troveremo più lì 😉
    Ma li rincorreremo ovunque andranno: è una promessa! 😊

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    1. dettabroad ha detto:

      Chissà dove il prossimo spritz! Non vediamo l’ora di riabbracciarli!

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  2. unanuovameta ha detto:

    Ma che meraviglia. Non abbiamo altre parole per descrivere quanto questa intervista ci sia piaciuta. Quanto ho ricevuto il file con le tue domande di Benedetta, ho avuto i brividi nel leggere con quanta poesia avevi descritto il nostro incontro, e quanta profondità c’era nelle tue domande 🙂 Te l’ho già detto in privato ma te lo ripeto anche qui: grazie infinite, del nostro incontro, del tuo tempo, di questo pezzo stupendo. E’ stato un piacere immenso condividere con te e Armando il nostro aperitivo al tramonto, ed è stato bellissimo riviverlo nelle tue parole 😉
    I nostro incontri maltesi sono stati uno più bello dell’altro, e anche con voi due il feeling che si è creato ha reso il tempo insieme unico. Una chiacchierata tra amici, ma di quelle belle, intense e che ti ricordi per sempre 🙂

    Il prossimo spritz ragazzi non sappiamo proprio dove sarà, per ora i nostri piani sono ancora molto indefitini. In ogni caso, non vi preoccupate che vi terremo aggiornati ed il prossimo sarà un “caffè vista …” (a breve su questi schermi la risposta :D)

    Un abbraccio enorme!
    Deya & Ale

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    1. dettabroad ha detto:

      grazie mille Deia…caffè vista…dove vi pare purchè continuiate a essere felici e solari come oggi. A presto!

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