Malta. Dormire a Sliema. Perchè

Vi potrei dire che è più economica, che è ben collegata, che offre locali e ristoranti di ogni genere. Sì, è vero, Sliema a Malta è una località che offre tutto questo.

Come tante altre sull’isola.

Cosa mi ha attratto di Sliema

La verità è che sono una romanticona e quando ho scoperto il Two Pillows Hostel me ne sono innamorata. A volte basta poco perché un luogo prenda forma e ci si immagini lì. A me è bastato un bel portone rosso sormontato da una gallarija dello stesso colore, il tipico balcone chiuso. A Malta ne trovate tante fortunatamente ben tenute  e lungo la strada che porta al Two Pillows  ce ne sono di bellissime, colorate e in netto contrasto con la pietra chiara con cui sono costruite le case.

Il Two Pillows è un ostello che come tutti gli ostelli offre camere e servizi in comune con altri viaggiatori a prezzi vantaggiosi. Ma è anche un raffinato boutique hostel: una casa maltese con una splendida scala in ferro battuto a chiocciola che sale fino all’ultimo piano e uno stile moderno, accattivante. Industrial design  e scelte urban chic per tutte le aree comuni  – la reception, la sala colazione col suo sharing table, il piccolo dehors  tra ciuffi di verde e una bici appoggiata a un muro di pietra. Una spa prenotabile e gratuita per un’ora di totale relax. E infine, camere singole dotate di tutti i comfort dalle linee e i colori essenziali.

In quella assegnatami, un ampio terrazzo solo per me, vista Valletta. Cosa chiedere di più?

Sul traghetto
Sul traghetto

E poi…

Se guardate Sliema su Google vedrete che il tratto di costa su cui sorge “abbraccia” letteralmente la lingua di terra che termina con Valletta.  La capitale e Sliema sono dirimpettaie e separate solo dal Marsamxett Harbour, un tratto di mare navigabile in pochi minuti con un servizio di ferry boat efficientissimo – Valletta Ferry Service Sliema – che dal Two Pillows dista appena pochi passi. Nel ridotto specchio d’acqua c’è Manoel island con il Fort Manoel e il Lazzaretto di San Rocco.

L’imbarco per Valletta è sul lungomare di Sliema , Triq it Torri, più a sud Qui si Sana, accanto chioschi e innumerevoli baracchini per prenotare gite giornaliere a Gozo o a Comino, su imbarcazioni di ogni tipo e livello. Una passerella affacciata sul Mediterraneo  dove si passeggia superando la torre inglese, la Il Fortizza e quella fatta costruire dal Grande Maestro di Redin nel XVII secolo, la St. Julian. C’è chi ne approfitta per fare un po’ di corsa, chi per fare il bagno in una delle piscine scavate ad hoc nella roccia per le ricche signore maltesi di un tempo.

Di locali, bar, ristoranti ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche. Ve ne consiglio due: il primo è Ta’Kris, 80 Fawwara Lane, una trattoria specializzata in cucina tipica maltese, servizio semplice e sincero. Ottimo lo stufato e il coniglio, delizioso il piatto di dolci tipici con gli imqaret, i dolcetti ripieni di datteri serviti con gelato e i kannoli, il cannolo in versione maltese.

Il secondo è invece il Surfside, un moderno loungebar terrazzato da cui il tramonto sul mare è mozzafiato e, oltre il quale, a breve distanza verso nord, Sliema termina ed iniziano St Julian’s seguita da Paceville conosciute per lo più per i locali notturni e i grandi alberghi. Un grazie speciale ad Ale e Deia, una coppia di amici expat che vive a Malta che mi ha fatto scoprire il Surfside e che spesso dai suoi tavoli, racconta l’isola nel blog Una Nuova Meta.

Poco più giù invece,  a Tignè Point, lì dove il comandante turco Dragut Reis schierò i suoi cannoni durante il Grande Assedio del 1565, sorgono lussuosi complessi residenziali e il centro commerciale The Point.

Basta invece lasciare il lungomare e salire verso la parte interna di Sliema per scoprire una realtà diversa, più lenta e silenziosa, fatta di case tipiche, gallarjia e Madonne su ogni facciata, piante di bouganville e mici isolani.

E’ la Sliema dei piccoli forni tradizionali ( ce n’è uno proprio dietro il Two Pillows) delle botteghe di una volta dove comprare frutta e verdura, dei bambini che alternano un inglese forbito alla lingua maltese,  un mix inimitabile e ahimè impronunciabile di arabo, italiano e siciliano, con radici semitiche e latine.

 

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Ho in mente Malta da un po’ ma per il momento mi sono limitata a leggere degli articoli, senza ancora pensare a dove vorrei dormire. Fino a questo momento! Sliema mi sembra un’ottima scelta, anche perché se è ben collegata con Valletta e i costi sono più bassi, allora perché no? Poi la presenza dei forni e delle botteghe mi ispira davvero tanto.

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    1. dettabroad ha detto:

      Dai che Malta ti aspetta!!! Io ci vorrei tornare, tante sono le cose che non ho visto e devo dire assaggiato. Farei ad esempio un approfondimento su vini e formaggi. L’inizio è stato sorprendente!

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