Il cous cous dolce di Girgenti…una meraviglia del 1300 il cui segreto è custodito dalle monache cistercensi della Badia Grande del Monastero di Santo Spirito nel centro storico di Agrigento. Grani di semola, zuccata, pistacchio, mandorle, gocce di cioccolato e un velo leggero di cannella.
Fino a poco tempo fa, per assaggiarlo, occorreva risalire le scale che da via Atenea portano sino al monastero. Occorreva suonare un campanello usurato dal tempo ed attendere con pazienza. Se le suore erano disponibili, attraverso una finestrella intarsiata arrivava il prezioso pacchetto avvolto in carta bianca con un nastrino colorato. Altrimenti si rimaneva a bocca asciutta.
Da qualche tempo c’è però una novità: le monache hanno pensato di autofinanziarsi e di arrotondare coi dolcetti ed hanno aperto un punto vendita lungo via Atenea. La Badia Grande, si chiama e insieme al cous cous dolce ci troverete i buccellati ai fichi e all’arancia, la frutta martorana, i biscotti ricci, il pecoro pasquale e le conchiglie, le paste reali a forma di conchiglia, simbolo di vita e prosperità.
C’è poi un altro modo per gustare cous cous e conchiglie, magari a colazione: dormire al b&b del Monastero di Santo Spirito, accanto il magnifico portale gotico della chiesa…
Dev’essere buonissimo! E pure tutto il resto! Mio padre, da buon siciliano, aveva la tradizione del pecoro pasquale 🙂
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Quello di zucchero! Mi sa che lo fanno ancora a Favara vicino Agrigento!😀
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