Un’epifania a più di 2000 metri, tra le gole dei monti dell’Atlante, sulla strada che da Ouarzazate ci riporterà alla frenetica Marrakech. Il sole delle cinque inonda dall’alto le gole profonde. Il nulla. Né un filo d’erba, né un rigagnolo d’acqua. Solo pietre in…
Con Jamal mi fermo spesso al mattino per scambiare una battuta prima di entrare in ufficio. Sta lì, per strada, credo da sempre, da una vita insomma. Con un italiano stentato mi da il buongiorno e mi saluta dicendomi “inshallah”… se Dio vuole sarà…
Quante volte ci siamo lamentati di commessi sgarbati, negozianti e ristoratori a cui devi tirare le parole di bocca, cameriere con la puzza sotto al naso scostanti e maleducate? Mangiare fuori casa non significa solo buon cibo. Significa coccolarsi, imparare odori e sapori nuovi…
E’ un palcoscenico all’aria aperta piazza Djemaa El Fna. Messe in scena che cambiano ad ogni ora del giorno e della notte. Ricordo la mattina in cui abbiamo lasciato il Marocco. Avevamo il volo all’alba e ho chiesto al tassista di fermarci in piazza…
Siamo arrivati al Dar 73 nel tardo pomeriggio. Said, il gestore del riad ci ha offerto the e dolcini al miele. Ha fatto buio velocemente. Le mura di pisé della città vecchia a Marrakech si sono accese di viola, poi di rosso fino a scomparire…
Arrivo al Menara, l’aeroporto di Marrakech, nel pomeriggio. Non vedo l’ora di raggiungere la città antica dove abbiamo scelto l’alloggio. Noto tante poliziotte e, lo ammetto, mi stupisco. Le donne marocchine sono abituata a vederle in abiti tradizionali e coperte dalle testa ai piedi…
Ogni anno, in occasione del solstizio invernale, l’imperatore, portato su una portantina gialla da 16 uomini, lasciava la Città Proibita lungo la Wu Men per raggiungere il Tempio del Cielo. Con lui si muovevano il maestro di cerimonie, la cavalleria con archi e frecce,…
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