La valigia dei desideri

Ad ogni viaggio la sua valigia e ad ogni viaggiatore il suo bagaglio. C’è chi parte con uno slip di ricambio e poco altro, e chi, senza un set completo di valigie, non si muove.

Quelli con uno smilzo zainetto sulle spalle e quelli disperati ai check in degli aeroporti che spostano oggetti da un bagaglio all’altro nella speranza di arrivare al peso giusto ed evitare di pagare gli extra, ormai salatissimi, per i chili in più, in un allegro e imbarazzante arcobaleno di biancheria ed effetti personali che volano da una parte all’altra.

Amiche e amici in preda al panico davanti ad armadi messi a soqquadro e valige da riempire. A chi non è capitato di chiedersi se portare o meno il quarto paio di scarpe tacco 12 per una settimana al mare o il bikini in montagna perché “non si sa mai…”. A tutti, me compresa.  Sogniamo tutti una valigia che si allarghi all’infinito e si restringa magicamente sotto gli occhi di hostess antipatiche e bilance tarate al grammo.

Quando ho scoperto la splendida invenzione dei voli low cost e ho capito che l’unica condizione da rispettare è il peso, il numero e la dimensione dei bagagli, mi sono detta che con quello che avrei pagato per il surplus ci avrei potuto comprare un altro viaggio, un’altra meta, un’altra avventura. Ne valeva la pena? E la serie di foulard in tinta con ogni t-shirt era davvero necessaria? Diciamo che la svolta è arrivata quando mi sono ritrovata a trascinare trolley, borse e borsette pieni di roba IN-DI-SPEN-SA-BI-LE in metro e stazioni mentre il treno stava per partire, o a correre dietro un bus spingendo una valigia più grande di me.

Me ne sono fatta una ragione. I miei viaggi difficilmente sono all inclusive e non posso permettermi il facchino al seguito. Così ho applicato una riduzione drastica del bagaglio perfezionando negli anni una soluzione che mia madre definisce gentilmente maniacale: la raccolta differenziata per la valigia perfetta. Vale a dire solo articoli necessari e usati. Diciamo vecchiotti, pronti ad essere gettati via, accuratamente messi da parte invece, in un angolo dell’armadio e in attesa di esser portati a spasso in giro per il mondo.

Il maglione si è ridotto di una taglia in lavatrice? Lo slip da bianco è diventato di un rosa improponibile? La maglia ha un buchino? Non butto il calzino spaiato perché so che nel tempo troverà un compagno e conservo gelosamente i miei jeans sdruciti perché so che faranno un figurone con la felpa macchiata.

Ogni pezzo troverà la sua fine nei cestini di alberghi, guesthouse e B&B. Non andrà lavato e stirato al ritorno invadendo ogni angolo della casa e libererà magicamente spazio nella mia valigia, pronta ad essere riempita con un regalo per un amico, un oggetto nuovo per la casa, un pareo coloratissimo.

Stessa logica per beauty e maquillage. Più la data della partenza si avvicina più aumenta la ricerca spasmodica del campioncino. Sono rigorosamente messi da parte i flaconcini di crema e profumi da 100ml quasi vuoti, l’ombretto di cui si intravede il fondo ed il mascara che comincia a seccarsi.

La raccolta ha coinvolto amiche e parenti che hanno ormai rinunciato a farmi cambiare idea e mi assecondano passandomi maglie e t-shirt di seconda mano.

Lo so che in molti, e soprattutto in molte, stanno inorridendo. Il viaggio è quasi sempre una vacanza e quindi un momento speciale. Ci si immagina lungo gli Champs Elysées  con l’abitino che vi fa sentire un pò francesi, e già vedete la foto che manderete a parenti e amici da Rio de Janeiro con la camicetta appena comprata. Credetemi: il viaggio è libertà e non vi si filerà nessuno se il top non si abbina perfettamente agli shorts. Che so, infilate il calzino bucato dentro la running nuova di zecca o il pigiama spaiato se in viaggio con l’amica del cuore. E poi, se proprio George Clooney vi invita per un caffè a New York sulla Quinta e vi maledite per non aver infilato in valigia quella maglia che vi sta da urlo, vi do una serie di indirizzi e posticini dove comprare una nuova mise con cui farete un figurone!

 

 

 

5 commenti Aggiungi il tuo

  1. rchiarappa ha detto:

    Devo dire che a questo modo pratico e poco ingombrante di viaggiare non ci avevo mai pensato! In ogni caso un costume da bagno in valigia lo metto sempre perché può sempre capitare una spa, una piscina o un tuffo anche quando non programmati. E le volte che l’ho dimenticato me ne sono pentita 😌

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    1. dettabroad ha detto:

      verissimo Rosalia! ho fatto anch’io lo stesso errore!

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  2. Katja ha detto:

    Ah ah ah! Piano piano io sto imparando a ridurre il mio bagaglio: mia madre mi rimprovera sempre che scordo puntualmente qualcosa. Ma per me sono importanti i documenti, soldi, biglietti … se ci sono questi bene. Se scordo lo spazzolino …amen! Me ne compro uno nuovo nella città dove andrò: fin’ora non sono mai partita per il deserto del Sahara o per la giungla!

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    1. dettabroad ha detto:

      Anche lì riusciremmo a trovare una soluzione! Ne sono certa!!!!

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